SAN COLOMBANO Raffica di multe per le serate alle Gerette: «Musica abusiva»

Il punto contestato è l’assenza dell’autorizzazione per gli eventi organizzati con la presenza del deejay

Le Gerette di San Colombano sono rinate quest’estate come luogo d’attrazione, ristorante e pizzeria con un grande parco, ma le serate musicali non erano autorizzate e tantomeno potevano proseguire fino a notte fonda. Questo almeno hanno contestato ai gestori i carabinieri di San Colombano, che hanno elevato tre sanzioni per intrattenimento musicale abusivo, due per violazione dell’articolo del regolamento di polizia locale che impone lo stop alla musica a mezzanotte (salvo specifiche autorizzazioni).

Tutte le violazioni accertate si riferiscono al mese di luglio, altre serate sono ancora al vaglio dei carabinieri. La sanzione può arrivare fino a una multa pecuniaria da 2mila 500 euro, con possibili ulteriori provvedimenti da parte del Comune, come la sospensione della licenza per 7 giorni. La procedura è ancora in fase istruttoria. I gestori delle Gerette 1938 preferiscono per il momento non commentare, in attesa di capire come si chiuderà il procedimento. Restano le violazioni accertate, e sicuramente resteranno le polemiche in paese, tra chi ha salutato con gioia il ritorno alla musica dello storico locale banino (da anni in tono dimesso) e chi invece si è lamentato della musica sparata fino a notte fonda. Diverse le segnalazioni alla polizia locale e ai carabinieri per l’alto volume della musica ben oltre la mezzanotte. Ma il punto contestato è che la struttura non ha l’autorizzazione per serate musicali organizzate con deejay né risulta ne abbia mai chieste al Comune.

E proprio nel corso dei vari controlli e accertamenti, i carabinieri di San Colombano si sono imbattuti anche in un episodio ancora tutto da decifrare e sul quale stanno cercando di far luce. A metà luglio, all’interno della struttura, un giovane di 25 anni di San Colombano è stato aggredito per futili motivi, ricevendo una violenta testata in faccia da un coetaneo. L’episodio non era stato denunciato né era stato richiesto l’intervento dei soccorsi, nonostante fosse stata coinvolta anche la sicurezza interna del locale.

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