SAN COLOMBANO Pestaggio finto su Facebook, maxi multa a un cittadino

L’uomo aveva postato sul proprio profilo la notizia dell’aggressione a una ragazzina ma si è rivelata una “fake”

Pubblica un video su Facebook che riprende tracce di sangue per strada, raccontando del pestaggio di una ragazzina e innescando una serie di commenti e una ridda di voci su cosa fosse accaduto. Ma non era vero niente, e ora dalla stazione dei carabinieri di San Colombano gli è stata annunciata una sanzione da 309 euro. Costa caro il post a un uomo di San Colombano. La vicenda risale a 2 settimane fa, quando l’uomo pubblicò sul proprio profilo Facebook un video che riprendeva il marciapiede di via Steffenini, quasi all’incrocio semaforico con via Mazzini, raccontando come quelli fossero i segni del pestaggio di una ragazza da parte, forse, del fidanzatino. «Le ha rotto la faccia, questi sono i controlli nei nostri paesi», commentava l’uomo. E in tutta risposta partiva una serie di ulteriori commenti di altri utenti che si chiedevano come fosse diventata San Colombano, e dove fossero carabinieri e polizia locale.

Sempre dallo stesso video, la voce si è diffusa in paese in modo incontrollato, tanto che alcune versioni raccontavano di un pestaggio brutale per strada o forse di un tentativo di violenza. Ma nell’immediatezza non c’era alcun riscontro, e infatti non era vero niente: la stessa ragazza, solo un paio di giorni dopo, interveniva su Facebook per spiegare che non era vero quanto descritto. La questione sembrava finita, ma i carabinieri di San Colombano sono andati a fondo, sentendo i protagonisti della storia e visionando i filmati di alcune telecamere di videosorveglianza. Da queste, si vede un gruppo di ragazzi molto giovani intenti a scherzare tra loro, compresa la ragazza, che poi per sbaglio riceve una manata proprio sul naso, cominciando così a sanguinare. I carabinieri hanno quindi convocato l’uomo responsabile del video, e appurato che non avesse elementi per la notizia diffusa gli hanno anticipato l’arrivo di una sanzione da 309 euro per aver diffuso «notizie false, esagerate o tendenziose per le quali possa essere turbato l’ordine pubblico». Al momento la sanzione non è ancora stata comminata, e sono al vaglio dei carabinieri anche le posizioni delle altre persone intervenute nella discussione Facebook.

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