San Colombano, partita la vendemmia sulle colline

Previste quantità più ridotte di vino, ma la qualità dovrebbe essere ottima

Sulla collina di San Colombano la vendemmia procede senza intoppi e le previsioni sulla qualità del prodotto finale fanno ben sperare. È quanto emerge dagli aggiornamenti provenienti da alcuni produttori e tecnici, impegnati in queste settimane con la raccolta e la lavorazione delle uve: «Abbiamo iniziato con il Pinot Nero e mercoledì andremo avanti con lo Chardonnay – spiega Federico Carenzi, dell’azienda Riccardi –; siamo partiti un po’ in ritardo, ma grazie al clima abbiamo recuperato del tempo, e grazie alle notti fresche c’è stata una buona maturazione delle bollicine. Le uve nelle ultime settimane sono maturate molto velocemente, vedremo se partire la settimana prossima. La Verdea però è sempre un po’ più tardiva, mentre per la vendemmia delle uve rosse si parla di dopo la prima settimana di settembre».

Domenico Coldani dei Poderi San Pietro evidenzia invece un po’ di ritardo nella raccolta: «Ora siamo fermi dopo la raccolta del Pinot Nero, mentre mercoledì partiremo con lo Chardonnay, ma gli anni scorsi iniziavamo prima di Ferragosto. C’è un ritardo di una settimana circa – spiega – e abbiamo una ventina di persone impegnate nella raccolta».

Davide Panizzari invece, titolare dell’omonima azienda agricola, questa settimana è fermo: «Presumibilmente inizieremo a raccogliere lo Chardonnay lunedì 30 agosto, con una possibile anticipazione a venerdì 27 – spiega – mentre per le altre dovremo aspettare il 5 e 6 settembre. La settimana prossima invece inizieremo con il Pinot Nero da vinificare in rosso». Come precisa, il numero di raccoglitori dipende dalla tipologia e dalla quantità di uva che si intende vendemmiare: «Per l’uva bianca, di cui si raccolgono tra le 15 e le 20 tonnellate al giorno, servono dalle 8 alle 15 persone, mentre per la rossa, le cui quantità giornaliere di raccolta possono essere anche doppie, e per la Verdea, può essere richiesto l’impiego di 20 persone».

Inizierà più tardi invece il Vigneto Faverzani: «Abbiamo solo vitigni autoctoni, e partiremo non prima del 5 settembre con la Malvasia, seguita dalla Verdea e, da fine mese, dai Rossi – spiega – abbiamo sempre almeno 10 persone impegnate nella raccolta».

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