Salma al cimitero: nessuno la seppellisce

A Zelo i parenti aspettano un’ora e un quarto davanti alla bara

Per un’ora e un quarto la salma è rimasta al cimitero senza sepoltura. Parenti e fedeli sono rimasti increduli davanti alla bara. Finché, dopo la lunga attesa, sono arrivati gli addetti che hanno provveduto alla tumulazione di Natalina Selleri. Ai suoi funerali hanno partecipato centinaia di persone, ma l’ultimo addio all’anziana signora molto amata a Zelo, ha suscitato più di una polemica per le condizioni inadeguate del camposanto. Erba alta e poca curata, per giunta l’assenza dei seppellitori per colpa di un fax che non sarebbe stato ricevuto dall’azienda funebre incaricata. «Se la civiltà di un popolo si misura sul rispetto dei morti, come affermavano gli antichi, credo che quanto sia successo oggi, ci ha messo davanti alla «inciviltà» del nostro paese - commenta un’amica di famiglia della defunta -. Al termine della funzione religiosa, abbiamo accompagnato Lina, che abitava a Zelo di sicuro da più di trent’anni, al cimitero e, con grande sorpresa, non abbiamo trovato le persone addette alla tumulazione. Dopo alcuni minuti di smarrimento sono scattate le telefonate alle varie persone del Comune per chiedere spiegazioni: insuccesso totale. Che strano: eppure lo sapevano, c’era anche la polizia locale a controllare il traffico. Credevo che queste cose capitassero solo nei film». E invece no. Ma il motivo, secondo la giunta non sarebbe imputabile agli uffici comunali. «E stato inviato un fax per richiedere il servizio - spiega il vicesindaco Luciano Castoldi -, del quale l’impiegata mi ha mostrato la ricevuta, ma a quanto pare l’azienda che doveva mandare gli addetti non vi ha provveduto. Ci scusiamo per quanto successo e rinnoviamo le condoglianze alla famiglia Albani». Ma il problema del cimitero, in realtà è generale, perché mancano le manutenzioni. «L’incuria e l’abbandono del cimitero sono lì da vedere - sottolinea l’amica della famiglia Albani -: degrado denunciato ormai da anni dalla popolazione, rimasto senza risposta, visto che le erbacce quasi toccano il cielo. A questo paese, secondo me, stanno rubando il cuore fatto dal rispetto dei morti, dall’aspettativa di vita, dalle sue bellezze date dai campi intorno, e lo si sta sostituendo con feste e manifestazioni che poco hanno a che fare con le priorità della popolazione, di case che rimangono vuote o si svuotano dopo poco, facendo vivere ai cittadini la dimensione della provvisorietà e non della stabilità: proprio come negli alberghi di passaggio». Un’opinione che viene condivisa da molte persone, anche all’interno della maggioranza. «Intendo prendere posizione rispetto a quanto è accaduto - annuncia il consigliere Dino Felini -, perché quanto è accaduto è assurdo. Poi, penso sia indispensabile, chiedere conto di quanto avviene per la manutenzione del cimitero che è del tutto inesistente».

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