Rinasce la lanca di Pizzighettone, l’oasi naturalistica si potrà visitare

Intesa tra Parco Adda Sud e privati per fare rivivere la perla sul fiume

Intesa pubblico-privato per rendere fruibile a tutti una perla naturalistica del territorio: la lanca morta di Pizzighettone, località Gerre, dove sorge l’agriturismo Isola Gerre, area di pregio interna al perimetro del Parco Adda Sud che di fatto ha investito per la riqualificazione e la riforestazione della lanca circa 200 mila euro di fondi regionali. A partire da questo mese di maggio, dunque, l’area sarà visitabile, solo su prenotazione, in modo contingentato, per ragioni di sicurezza e per rispettare le attività agricole e faunistiche presenti nell’area e il ciclo naturale della riproduzione degli animali. Per prenotare basta contattare direttamente l’agriturismo Isola Gerre. Chi lo desiderasse, potrà anche usufruire dei servizi, approfittando per pranzare o cenare, per esempio, scoprire la fattoria didattica.

«È un progetto nato con la precedente presidenza - spiega il presidente del Parco Adda Sud Francesco Bergamaschi -: sono aree private, messe a disposizione della collettività, su cui abbiamo investito risorse regionali per riqualificare la zona umida che stava deperendo; aree che saranno visitabili almeno una volta al mese secondo il calendario del privato (non accesso libero) - precisa Bergamaschi -. Credo che questa partnership pubblico-privato sia un bel modello per proseguire nella valorizzazione e nella messa a disposizione di ciò che di bello il nostro territorio offre».

Quanto all’opera di riqualificazione, a condurla è stato il geometra Marco Belloni, che ha rilevato lo studio dal compianto geometra Piero Ferri di San Bassano, e che ha portato avanti l‘operazione in collaborazione con il geometra Maurizio Losi e l’Agronomo Alberto Gaffuri per la progettazione, nonché con il consorzio Dunas per la parte operativa. Il tutto, ovviamente, in sinergia con la proprietà di Isola Gerre, Pia e Carla Colombani, e con il Parco, dunque il presidente Bergamaschi e il funzionario Maurizio Polli. Gli interventi hanno riguardato il laghetto, la pulizia e la sistemazione della lanca morta, la creazione di isolotti con i materiali di risulta per concedere agli uccelli (osservabili dalla postazione di birdwatching) di mettersi a riparo dai predatori in mezzo all’acqua, e la nuova forestazione (1700 elementi, tra arbusti ed essenze arboree varie).

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