Ricompriamo la Banca Popolare

Caro Ferruccio, come sai da parecchi anni, da quando ho abbandonato la politica, non faccio più interventi pubblici a Lodi.Non potevo però non raccogliere la tua chiamata dopo gli articoli, in particolare i tuoi, che il Cittadino ha pubblicato sul progetto di accorpamento, di affossamento della Banca Popolare di Lodi nel Banco di Verona.Possono anche esserci ragioni logiche ed economiche alla base di questo progetto, ma non possiamo non nasconderci i gravi danni che soprattutto Lodi e il Lodigiano sconteranno per questa sciagurata scelta.Gli affari, le economie, dirette e indirette, che provengono da una presenza attiva come quella della nostra Banca, saranno fortemente penalizzate così come già assistiamo da qualche anno.Una deriva impressionante cui nessuno ha fatto veramente fronte!Abbiamo quindi una sola vera strada davanti: quella di riprenderci, di ricomprarci la nostra Banca.Sembra fantasia, eppure cosa vale?Il Banco Popolare, ai prezzi di Borsa, malcontati vale quattro miliardi di euro, quindi la Lodi, che possiamo valutare un quarto del Gruppo, un miliardo.Gli azionisti lodigiani dovrebbero possedere circa 10 milioni di azioni del Banco di Verona, quindi circa 500 milioni di euro (calcolando sempre un quarto della valutazione del titolo, sempre che regga la quotazione...). La metà di quello che serve.Basterebbe solo raddoppiare i titoli in possesso per avere i soldi cash per comprare la nostra Banca e, poi, deciderne il destino con coscienza e lungimiranza così come hanno fatto chi la Banca l’ha fondata e chi l’ha fatta crescere.Ovviamente, la cosa non è così semplice e non bastano i soldi, anche se necessari. Servono leadership e progetto che, però, non si creano nei salotti o a tavolino ma nella battaglia e nelle imprese che contano.Nel frattempo, però, un importante compito spetta ai lodigiani che hanno il massimo delle responsabilità: il Sindaco Guerini, il Presidente della Provincia Foroni, il Presidente della Camera di Commercio Zucchetti, il Presidente della Fondazione Banca Popolare di Lodi, nonché Vice Presidente del Banco Popolare, Castellotti.Devono bloccare ogni decisione in merito alla incorporazione della Banca nella Verona. È possibile farlo perché, nel disastro degli accordi fatti a suo tempo (benché il larga parte non rispettati) con la Verona, è rimasto una sorta di diritto di veto dei consiglieri di amministrazione lodigiani su operazioni straordinarie come quella di cui stiamo parlando. Con una richiesta ufficiale ai consiglieri di espressione territoriale impongano il veto: non è possibile che una operazione di questa natura venga decisa dalla sera alla mattina sulla testa di tutti! Anche perché, se proprio non si può resistere alla pressione di chissà quale potere forte o per motivi inconfessabili (ovvero un disastro nei conti della Banca di Verona, visto che la Lodi ha ripreso a macinare utili), almeno che vi sia una trattativa pubblica e trasparente sugli eventuali benefici, o la riduzione del danno, per il Lodigiano.Dignità e rispetto della funzione pubblica delle persone che hanno un ruolo e una responsabilità cosi rilevanti lo esigono e, conoscendoli come persone per bene, non ho dubbi che si impegneranno in questo senso.Ai lodigiani tutti, in ogni caso, il compito di vigilare e, quando sarà il momento, di giudicare.

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