Regione, i “numeri” dei lodigiani

Al Pirellone nessuno batte l’assessore al bilancio Romano Colozzi (Pdl), con un reddito di 249.706 euro, considerato il “Paperon de’ Paperoni” della giunta Formigoni. Il vice governatore della regione Lombardia, invece, il lodigiano Andrea Gibelli (Lega nord), arriva a 168.251 euro, mentre il governatore Roberto Formigoni (Pdl) raggiunge 188mila euro.

L’“operazione trasparenza” è scattata ai tempi dell’ex ministro Renato Brunetta, finito più volte al centro di interminabili polemiche.

Le cifre fanno riferimento alla dichiarazione compilata nel 2009, quando consiglieri e assessori non erano però ancora in carica; in ogni caso, le cifre viaggiano quasi tutte tra i 100 e i 200mila euro lordi l’anno, come sottolineato anche dal «Corriere della Sera» che sabato ha pubblicato tutte le cifre.

Nell’elenco ci sono solo due “nullatenenti”, Nicole Minetti, l’ex igienista dentale di Silvio Berlusconi, eletta nel listino bloccato del presidente, la quale dichiara solo una Mini, e Renzo Bossi, il figlio del “senatur”.

Per quanto riguarda gli altri due lodigiani al Pirellone, il consigliere regionale del Pd Fabrizio Santantonio dichiara 46.070 euro, mentre il consigliere regionale di Sel Giulio Cavalli 9.385 euro. Tra le fila dell’assemblea regionale, il più ricco è Stefano Zamponi dell’Italia dei valori, che tocca quota 280mila euro: del resto è un avvocato affermato con uno studio a Monza. Il presidente del consiglio regionale, Davide Boni, dichiara 212.207 euro.

Nel 2009, all’interno della dichiarazione dei redditi, Gibelli, a quel tempo ancora parlamentare, segnalava due beni immobili a Lodi e a Roma, una Fiat Multipla 1,9 TGJ, una Fiat 500 e il 25 per cento delle quote dell’immobiliare Korai Srl; Santantonio, invece, dichiarava un appartamento a Lodi, una Bmw 330 Coupè e il 20 per cento delle quote di Eds Agroenergia Srl Società agricola Cascina Nuova (Livraga); Cavalli, infine, dichiarava la comproprietà di un fabbricato a Lodi.

A proposito di motori, l’assessore alla semplificazione Carlo Maccari è forse il più “invidiato”: può vantare una Ferrari 360 spider nel garage, che si aggiunge però a una Bmw 525, mentre l’ex vicepresidente del consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani dichiarava una Maserati del 2006.

G. B.

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