Raggirata dai truffatori, ma la banca non la risarcisce

La protesta di una donna di San Colombano: «Il secondo prelievo illegale avvenuto dopo che il conto era stato bloccato»

Raggirata dai truffatori, ma la banca non la risarcisce. Una delle vittime delle truffe registrate nel Lodigiano a febbraio, sempre a clienti Intesa Sanpaolo, denuncia la scelta dell’istituto di credito di non riconoscerle i 1000 euro che le erano stati sottratti dopo che aveva già bloccato il conto. La donna di San Colombano, cliente di Intesa Sanpaolo di Borghetto, era stata raggirata l’8 febbraio con la tecnica del finto allarme anti-truffa. Aveva ricevuto un sms e poi una chiamata da un numero fisso con cui veniva avvisata che era in corso un tentativo di truffa sul suo conto. Dopo aver seguito le indicazioni, comunque insospettita dalle diverse attività, la donna telefonava al numero verde di Intesa Sanpaolo pochi minuti più tardi, alle 19,56, e lì scopriva che gli allarmi precedenti erano tutti una montatura finalizzata a rubarle le credenziali e avere accesso al conto. Dunque, subito prima delle 20 bloccava l’operatività del conto e di tutte le carte collegate. In seguito alla truffa, la donna si ritrovava addebitate due operazioni, una da poco meno di 1500 euro in bonifico a vantaggio di una società (fittizia), la seconda invece un pagamento effettuato con bancomat a un negozio di Napoli alle 20,17. «Sulla prima operazione non avevo molte speranze che la banca mi rimborsasse l’importo, perché alla fine è stata colpa mia, ma che la seconda operazione non mi sia rimborsata mi lascia un po’ sorpresa e molto delusa – racconta la donna -. Il conto era stato bloccato 20 minuti prima, e dunque mi aspettavo che la banca non autorizzasse quella transazione».

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