Questo è il mio stipendio da parlamentare

Caro diretur, la mia in risposta alle domande che poneva un vostro lettore su queste pagine, il sig Luigi Pettinari in data 3 gennaio scorso.Lo stipendio dei deputati, è consultabile con precisione ed in piena trasparenza sul sito della Camera dei deputati. Nello specifico i deputati, me compreso, dispongono di una indennità mensile di 5000 euro, e questo è il «cosidetto» stipendio del deputato. Giusto però precisare che oltre all’indennità, a titolo di rimborso spese di soggiorno a Roma, viene riconosciuta una diaria equivalente a 3500 euro, tale somma è decurtata proporzionalmente e giustamente in base alle assenze del deputato nelle commissioni di appartenenza (io sono componente della commissione bilancio) e durante le votazioni dei provvedimenti in aula. Poi: ogni parlamentare dispone, per l’esercizio delle proprie funzioni, di un rimborso che deve essere rendicontato con precisione rispetto a eventuali collaboratori a contratto, ricerche, consulenze, gestione uffici, convegni ecc, tale rimborso al massimo può raggiungere i 3500 euro circa. Ora, sig Pettinari, il sottoscritto introita l’indennità mensile ed essendo stato fin qui presente al 98% dei lavori sia in commissione che in aula anche della diaria. Non ho un collaboratore diretto ma contribuisco alla gestione del gruppo parlamentare supportato da tecnici e funzionari. Inoltre, scelta mia personale, erogo liberamente un contributo al mio movimento poichè credo in ciò che faccio, credo nel mio movimento e così supporto l’attività di sezioni e della struttura. Caro sig Pettinari, visto che dice di essere un elettore «grillino», sappia che il mio stipendio è esattamente lo stesso dei colleghi del movimento «5 stelle», visto che ha rapporti diretti la invito a insistere con i parlamentari del movimento 5 stelle perchè supportino la proposta di legge da me firmata, insieme a tutti i parlamentari leghisti, per tagliare il numero dei parlamentari. Per far questo bisogna rivedere la costituzione, ma se tutte le volte che ne parliamo i parlamentari, che lei ha votato, fuggono e protestano sul tetto di Montecitorio appellandosi ai padri costituenti, diventa poco credibile l’attività di un movimento che a parole si batte per tagliare le spese e gli sprechi ma nei fatti impedisce qualsiasi riforma. In ogni caso, senza far polemica, sappia che io non ho nulla da nascondere: sono proprietario di un terzo dell’abitazione dove risiedo e di una fiat Punto. Sono pero’ assolutamente disponibile, nel caso, dopo la presentazione di giugno, a mandarle copia della mia dichiarazione dei redditi che comunque potrà trovare sul sito della Camera visto che ne ho autorizzato la pubblicazione. Vede, sig Pettinari, ho lavorato come commesso in un supermercato, come assicuratore, come magazziniere, come impiegato in confartigianato, come impiegato bancario e collaborato con regione Lombardia. Sui miei meriti non discuto, anche se prima di giudicare sarebbe opportuno mi conoscesse, ma voglio solo precisarle che sono parlamentare da pochi mesi e per la prima volta, ma da tanti anni mi impegno e mi batto per i miei valori e anche per il mio territorio; ciò sacrificando un po’ di libertà giovanile, comunque consapevole di tutto. Se non le basta rimango a sua disposizione anche privatamente per ulteriori chiarimenti, la invito comunque a visitare il sito della camera dei deputati dove tutto è descritto. Mi consenta però di chiederle di evitare, in questa sua polemica strumentale, di citare i lavoratori della Polenghi o altri, nel dibattito politico non ho mai usato e non uso persone in difficoltà ma, tendenzialmente e in silenzio provo a rendermi utile, cosi’ ho fatto anche in qeusti giorni sulla vicenda Polenghi. Buon anno sig Pettinari e ricordi che le cose non si cambiano dal tetto di Montecitorio ma lavorando in aula.

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