Quasi 600 firme a Paullo per “trattenere” la dottoressa

Il medico Sabina Paese ha conquistato la considerazione e l’affetto dei suoi assistiti, che non vogliono vederla andare via

È arrivata solo pochi mesi fa, ma ha conquistato l’affetto di tutti i suoi assistiti, che ora si sono mobilitati per chiedere la sua conferma come medico di base a Paullo. Sabina Paese, 50 anni, viene da Milano e presto si trasferirà a Segrate, ma si metterebbe più che volentieri al servizio della cittadina paullese. Purtroppo non dipende da lei, ma dalla graduatoria stabilita nell’ambito del sistema sanitario. Ecco perché sono stati i suoi “pazienti” ad entrare in gioco, grazie all’iniziativa intrapresa da Maria Rosa Tarantino, sostenuta poi da Jennifer Pallavera. «Abbiamo trovato una dottoressa competente, non volevamo davvero rischiare di perderla – afferma Maria Rosa Tarantino -. Gliel’ho detto e l’ho informata che volevo proporre una raccolta firme per la sua conferma a Paullo. Lei si è commossa: ho sentito il calore di un abbraccio, pur se a distanza per l’incombenza del Covid-19». Venti giorni fa, tra mille difficoltà, è dunque iniziata la sottoscrizione. «Era complicato per una persona sola, ma ho subito avuto l’appoggio di Jennifer (Pallavera, ndr) e della sua famiglia, che si sono resi disponibili per ospitare presso il loro negozio (Lavasecco Helios, ndr) la raccolta firme – prosegue Tarantino -. Nelle ultime settimane si sono moltiplicate le adesioni». Sabato, alle 12, la “petizione” è stata chiusa con 575 firme. «Abbiamo limitato le firme ai soli assistiti dalla dottoressa – spiegano da Helios -: ci sono state anche molte persone che volevano darci sostegno, di Paullo e non, che per ovvie ragioni non hanno potuto aderire». E ieri l’incartamento è stato inviato alla Ats (Agenzia di tutela della salute) e alla Asst (Azienda socio sanitaria territoriale), come stato richiesto dalle stesse istituzioni davanti alle richieste sollecitate dai cittadini. «Qualcuno in precedenza, infatti, aveva inviato mail e domandato informazioni sulla procedura da seguire – spiegano i firmatari -. Abbiamo quindi intrapreso questa iniziativa, che è nata per certi versi per caso con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero di cittadini e che speriamo vada a buon fine». D’altronde i pazienti oggi assistiti da Sabina Paese hanno vissuto gli ultimi due anni passando da un sostituto all’altro. «Da quando è andato in pensione il dottore Renzo Caldiera non abbiamo un medico definitivo – dicono i mutuati -. Lui era una persona straordinaria e adesso che abbiamo un’altra dottoressa speciale vogliamo che resti».

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