Quando scrive San Bassiano

Caro direttore, in merito all’azione di spamming proposta dall’assessore Andrea Ferrari per le festività patronali, Le giro una mail che mi è pervenuta direttamente da San Bassiano. «Miei carissimi fratelli lodigiani, sono molto contento del fatto che voi mi ricordiate con tanto calore... e magari lo sarei anche di più se non dimenticaste che i santi e le pratiche religiose non esistono solo il 19 gennaio. Non mi preoccupa assolutamente (e come me la pensano tutti i miei colleghi di quassù) che venga annullato il giorno della festa patronale: a noi tutti va benissimo che ci ricordiate, con tutte le tradizioni collegate, la domenica precedente o quella successiva. Piuttosto, se proprio volete fare un’iniziativa nei confronti del governo e dei parlamentari, mi permetto di suggerirvene un’altra. Quassù, come ben sapete, siamo tutti uguali mentre da voi non è così. Esiste una categoria molto ampia, che comprende i governanti, i politici in genere, i portaborse e tutti coloro che hanno avuto posti di potere solo per appartenenza politica, che godono di privilegi assurdi in un momento di crisi (dai doppi incarichi, alle indennità, alle pensioni dopo pochi anni di carica, ai rimborsi per l’utilizzo della autovettura personale e via dicendo)ai quali, al di là di tante parole, si guardano bene dal rinunciare. Ecco perchè, cari fratelli, dovete scrivere al governo, soprattutto a coloro che si riempiono la bocca con la cristianità e poi si comportano peggio dei farisei, che si ponga finalmente fine a questo vergognoso stato di cose... se riuscirete ad ottenere qualcosa sarò il primo a festeggiare con voi anche se verrà spostata la data della ricorrenza patronale.»

Io sono d’accordo con il nostro patrono. Cordiali saluti.

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