Quali risposte ai problemi del Lodigiano

Anche il 2014 è stato un anno particolarmente intenso per le prefetture. Al daffare quotidiano, si è aggiunta… “puntuale” la impegnativa gestione di ormai ricorrenti emergenze conseguenti a un uso sovente scellerato del territorio. Pure qui in provincia - sorta di quadrilatero rigato da un fitto reticolo di canali di irrigazione e delimitato su tre lati da fiumi quali Po, Adda e Lambro - l’ondata di maltempo, che ha proprio di recente fustigato in lungo e in largo il Paese, ha messo alla frusta il sistema di protezione civile. Come anche testimoniato dalle numerose e lusinghiere manifestazioni di apprezzamento degli stessi cittadini, confortante, coordinata dalla prefettura, la risposta fornita sul campo da tutte le sue componenti. Con la consapevolezza che non sempre possa filare tutto per il verso giusto, benvenuto in ogni occasione un pizzico di buona sorte: se l’Adda si fosse alzato di qualche centimetro ancora…Mai tuttavia affidarsi allo stellone, bensì monitorare e verificare costantemente pianificazioni e dispositivi di prevenzione e intervento, attività ordinariamente in agenda delle prefetture, unitamente a quella di stimolo nella medesima direzione nei riguardi di altri attori.Cruciale e strategico, nella indispensabile e preziosissima interazione con questure e comandi carabinieri, guardia di finanza e corpo forestale dello Stato, il ruolo delle prefetture nel campo della sicurezza, con individuazione e regia di obiettivi e priorità, coordinamento, iniziative volte a favorire possibili sinergie con istituzioni, associazioni, collettività.Benché faccia registrare riscontri positivi sul versante della attività generale di contrasto, è un settore, il suddetto, che abbisogna costantemente di messe a punto e approfondite riflessioni, determinate non ultimo da mutevolezza e continua evoluzione degli scenari di riferimento: a iniziare, per esempio, dalla capacità di deterrenza della pena.Nel nostro ordinamento, la sanzione svolge essenzialmente effetto su proprietà e libertà personali.In linea di principio e riuscendo a indurre a più miti consigli, la sua efficacia dipende da quanto essa incida sulle scelte dell’individuo, ovvero dalla (da questi) ritenuta importanza di ciò che “di proprio” si trovi a mettere concretamente a repentaglio in ragione di sue personali condotte illecite.Inoltre, sebbene, come sembra, finora limitatamente a situazioni, piazze e zone del Paese di conclamata criticità, la semplice presenza di una “divisa”, e con essa dello Stato che rappresenta, pare oggi stimolare un rispetto diverso riguardo, per dire, all’epoca del personaggio interpretato inarrivabilmente dal maestro Vittorio De Sica in Pane, amore e fantasia. Segno dei tempi che cambiano?Tutto questo e quant’altro va messo nel conto, insieme alla inevitabile contenutezza di risorse da impiegare, a una fibrillazione sociale suscitata e alimentata da una difficilissima congiuntura economica, alla potenzialità attrattiva, per la valenza anti-sistema, di possibili novelle intransigenze ideologiche in luogo di quelle di appannate utopie tradizionali, non meno meritevoli di attenzione.Salvo episodiche manifestazioni, la provincia lodigiana non risulta attraversata da fenomenologie criminali di elevata offensività.Creano piuttosto disagio “reati comuni”, quali i furti in abitazione, una delle priorità costanti nella azione di contrasto, che potrebbe essere utilmente supportata, da parte dei cittadini, con la osservanza di accorgimenti prudenziali minimi e la adozione di misure di sicurezza passiva proporzionate al danno paventato. Si rammenterà che la prefettura ha inoltrato alle cittadinanze, per il tramite delle rispettive amministrazioni, un apposito vademecum redatto in collaborazione tra le Forze di polizia, sempre disponibili a fornire utili suggerimenti e indicazioni.Pur comprendendo il legittimo stato d’animo di quanti subiscano fatti delittuosi sulla propria pelle, nel ricordato e in ogni altro ambito i “dati” sono tendenzialmente migliori dell’anno precedente, risultato viepiù rimarchevole considerato il momento.Non solo.A un innalzamento di inizio 2014, è seguito nei mesi successivi un continuo decremento del numero dei reati, cui ha evidentemente contribuito la efficacia delle articolate strategie nel frattempo elaborate e messe in atto. In aggiunta alle consuete attività, diverse infatti le ulteriori iniziative avviate, dalla mirata utilizzazione a fini di prevenzione del sistema georeferenziale per la mappatura dei crimini, al perfezionamento del piano anti-rapina, dalla stipula del protocollo “Mille occhi sulla città”, al coinvolgimento attivo di altri soggetti, ecc..Si continuerà in questo 2015 sul percorso intrapreso, con l’auspicio di conseguire analoghi risultati.Nell’anno appena trascorso, con strumenti ordinari e dunque decisamente inadeguati alla (questa sì) assoluta straordinarietà della circostanza, non di rado senza alcuna collaborazione in loco, le prefetture hanno dovuto provvedere ad accoglienza e sistemazione di decine e decine di migliaia di migranti approdati sul suolo nostrano.Gli arrivi di questi giorni sulle coste meridionali, in pieno inverno e condizioni meteorologiche avverse, mettono responsabilmente sul chi va là.Non sarà voltando la testa altrove che si risolverà o esorcizzerà d’incanto il problema.Non si entra ovviamente nel merito delle politiche della accoglienza, sulle quali chiunque può legittimante convenire o meno. Fin quando l’afflusso non si interromperà, resta che volenti o nolenti bisognerà occuparsene.Nel lodigiano l’afflusso è stato di ben oltre duecento persone, uomini, donne, famiglie.Come da tempo non ci si stanca di ripetere, la situazione va gestita, non subita.Non è uno slogan o un vuoto esercizio retorico, bensì una necessità.Ognuno faccia la propria scelta, ognuno faccia la propria parte.In tal senso, fermo restando che la prefettura non esclude a priori alcuna opzione, si rinnova un sentito appello soprattutto alle amministrazioni locali, rammentando che gli oneri economici sono a carico dello Stato.Corruzione, malaffare, infiltrazioni della criminalità organizzata?Istituita prontamente la Autorità Nazionale Anticorruzione(buon lavoro, dr. Cantone), le prefetture ne costituiscono il braccio operativo.Appalti afferenti Expo2015, mafia capitale?Chiedere per informazioni alle prefetture di Milano e Roma, impegnate come sono nell’ergere un argine alla illegalità.Sebbene marginalmente, questo territorio non è risultato incontaminato.La prefettura di Lodi è infatti intervenuta risultando determinante nella adozione di una interdittiva nei confronti di una importante azienda locale, cui è conseguita la risoluzione dei contratti dalla medesima intrattenuti con pubbliche amministrazioni.Non è stata, non è, né può essere mai una operazione indolore, per le ricadute sui livelli occupazionali, ancora più drammatiche in momenti di crisi acuta quale quello attuale.Nella specifica occasione la prefettura non ha tardato ad attivarsi, con esiti positivi, per attenuarne per quanto possibile, di intesa con le parti interessate, i riflessi negativi.Istituzioni locali e organizzazioni varie, singoli cittadini cercano nelle prefetture punti di riferimento ancor più in una situazione istituzionale dinamica e in divenire di cui è azzardato ipotizzare con certezza le prossime ricadute sul territorio.Analogamente accade per “tensioni”, vertenze di lavoro non di rado di rilevante complessità.Riportati dai mass media locali, numerosi i casi e correlate iniziative della prefettura di Lodi, talvolta oltre il perimetro di propria stretta competenza, dalla composizione di conflittualità, alla azione di accompagnamento degli enti locali nella soluzione di questioni specifiche, quali la associazione di funzioni, i problemi di viabilità in essi compresi quelli di sicurezza della circolazione, la sollecitazione di iniziative e risposte delle pubbliche amministrazioni e quant’altro.Per non volersi soffermare sulle manifestazioni – in occasione del giorno della memoria, dell’anniversario della unità d’Italia, della festa della Repubblica – organizzate direttamente da questa prefettura per rinnovare e rinsaldare idealità, momenti e sentimenti di comune appartenenza.Si potrebbe continuare.Quanti ancora i compiti e funzioni assolti, relativamente a rappresentanza generale del Governo sul territorio, enti locali, autorizzazioni, controlli e ispezioni, patenti, illeciti amministrativi, cittadinanza, sportello unico per l’immigrazione. E a tanto, tanto altro. Ci si ferma qui.Se non per una doverosa citazione del personale tutto che, considerevolmente inferiore nel numero a quello previsto, ogni giorno non esita a rimboccarsi le maniche e a impegnarsi al servizio del cittadino con sempre rinnovati e genuini passione civica e senso del dovere.Se non per constatare che quando occorra qualcosa, possibilmente ostico, imprevisto, ricorrente è il ricorso alle prefetture.Perché, seppure tra mille difficoltà, a cominciare dalla carenza di risorse, si sa che una qualche risposta la danno sempre.Di norma, all’altezza.Perlomeno, mettendocela tutta.

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