Psicologa e sindaco, il richiamo della Marcolin: «Questo è il passo decisivo per uscire dal tunnel»

Nei giorni scorsi il primo cittadino di Salerano, facendo parte di una categoria esposta ai rischi del virus, ha potuto ricevere il vaccino

Una scelta non solo personale, ma per il bene di tutta la comunità. È tra i primi sindaci del lodigiano ad essersi vaccinata Stefania Marcolin, primo cittadino di Salerano. Ad annunciarlo lei stessa nei giorni scorsi sulla propria pagina Facebook personale. Impegnata come psicologa e psicoterapeuta, fa parte quindi di quei lavoratori che per primi vengono vaccinati. «Perché le malelingue magari pensano solo perché sono sindaco» racconta ridendo, facendosi poi giustamente seria raccontando le sue emozioni e ringraziando la ASST di Lodi per la precisione e la cordialità. «Il vaccino è una speranza grande, può essere davvero il passo decisivo verso l’uscita da questo tunnel imboccato un anno fa esatto – spiega -. Per me è una forma di coraggio, qualcosa che si fa per sé stessi ma anche per gli altri». Perché vaccinarsi non è solo una forma di protezione verso noi stessi, ma per tutta la comunità. «Bisogna avere piena fiducia nella scienza, bisogna vincere i nostri timori e dubbi, perché questa è davvero una possibilità concreta per debellare questo virus – aggiunge -. Non sappiamo sul lungo periodo cosa succederà, ma è comunque un passo importante questo». Vaccino che non è solo una scelta coscienziosa, ma di vero coraggio. «Perché qui non si parla di indossare la mascherina o rispettare gli orari che vengono indicati nei DPCM, qui parliamo di qualcosa di più» aggiunge, rispondendo poi anche a chi le ha chiesto novità per eventuali vaccini per i residenti. «Abbiamo letto quanto dichiarato da Regione, ma al momento noi non abbiamo notizie certe – conclude -. Ci stiamo comunque organizzando con l’associazione MaiSoli per far sì che quando ci si potrà prenotare chi è più in difficoltà venga aiutato perché di certo non è un iter semplice. Vorrei però che passasse un messaggio lanciato anche dai rappresentanti della sanità domenica, quando li abbiamo premiati in sala consiliare: vaccino non vuole dire liberi tutti, bisognerà comunque mantenere la massima attenzione e la barra ben dritta perché vaccinarsi non vuol dire che il problema in quel preciso istante sarà risolto».
Nicola Agosti

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