Presi mentre tentano il colpo in un bar

Un residente ha avvertito i carabinieri

In tre tentano il colpo al Roby Bar di via Cristoforo Colombo. Sotto gli occhi di un residente, che ha allertato i carabinieri della tenenza di San Giuliano sventando il furto, la banda formata da italiani (due giovani residenti a San Giuliano e uno a San Donato) ha cercato di scardinare la finestra del pubblico esercizio.

I militari in cinque minuti erano già davanti al locale e gli arresti in flagranza di reato sono stati immediati nella notte tra mercoledì e giovedì. Sotto sequestro il “kit dello scassinatore”: cacciaviti, pinze e chiavi a pappagallo.

I tre sono finiti in cella di sicurezza, mentre ieri all’udienza di convalida presso il tribunale di Lodi il giudice ha disposto tre misure cautelari: al 38enne G. C. di San Giuliano l’obbligo di dimora nel comune di residenza, al 28enne sangiulianese L. A. l’obbligo di dimora a Stradella, mentre il 28enne sandonatese S. S. ha ottenuto l’obbligo di firma.

Nel cuore della città vecchia, i tre della “banda bassotti” sono entrati in azione senza troppa fortuna. All’una è arrivata infatti una chiamata alla Centrale operativa dei carabinieri di San Donato di un cittadino residente in via Colombo svegliato di soprassalto da alcuni rumori che provengono dal bar sottostante chiuso ormai da alcune ore. In meno di tre minuti due pattuglie della tenenza raggiungono il luogo indicato e trovano il terzetto intento ad armeggiare sotto una finestra del bar.

Non scatta l’allarme e i ladri ignorano di essere stati scoperti. I militari non accendono le sirene e i lampeggianti per non dare nell’occhio e da via Milano piombano alle spalle dei tre che tentano di disfarsi goffamente di due cacciaviti e di una tenaglia a pappagallo di quasi mezzo metro di lunghezza.

Erano quasi riusciti a sradicare la grata di protezione della finestra del bagno del bar. Da lì il passo ad entrare nel locale sarebbe stato breve e il bottino ghiotto: infatti nel bar c’erano ben tre apparecchi videopoker e una macchina cambiamonete. A finire in arresto sono stati due pregiudicati e un terzo senza precedenti: G.C., sangiulianese, con una sfilza di precedenti per furto, in passato è stato già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza; L.A., sangiulianese, con vari reati alle spalle; S.S., residente a San Donato Milanese, dalla fedina penale immacolata.

Per loro l’accusa è quella di tentato furto aggravato con violenza sulle cose in concorso di persona. Gli arrestati sono stati trasportati alle camere di sicurezza del Comando dell’Arma di San Giuliano.

Emiliano Cuti

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