Pizzocolo condannato all’ergastolo

La corte d’assise di Busto Arsizio (Varese) presieduta da Renata Peragallo ha condannato all’ergastolo e a un anno di isolamento diurno Andrea Pizzocolo, il ragioniere di 43 anni di Arese (Milano) accusato di aver strangolato con due fascette la “escort” romena di 18 anni, appena compiuti, Lavinia Simona Ailoaiei, il 7 settembre del 2013, in un motel di Olgiate Olona (Varese). La salma, nuda, era stata ritrovata dalla questura di Lodi nel pomeriggio stesso in un campo di San Martino in Strada. L’omicidio e le successive sevizie sul cadavere erano state filmate dall’uomo e le indagini della squadra mobile lodigiana avevano poi portato ad attribuire all’uomo anche un episodio avvenuto esattamente un mese prima: una prostituta 19enne, anche lei romena, era stata soccorsa nella notte in un campo di San Martino, a Sesto Pergola, dopo aver subito un’aggressione da parte di un cliente che l’aveva immobilizzata anche in quel caso con delle fascette da elettricista. Da qui per il 43enne, ragioniere convivente con una ex ballerina brasiliana e papà di una bambina, le accuse di omicidio volontario premeditato e pluriaggravato, atti osceni su cadavere, sequestro di persona e rapina. A favore delle parti civili costituite (la mamma, il fratellino e la sorella della 18enne) provvisionali di 24mila euro alla sorella e ai fratellini e di 160mila euro alla madre.

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