PIANO ESSELUNGA Il comitato “Lodi vivibile” promette battaglia per il taglio di 5 tigli in viale Dante

Poggio: «In questo modo il traffico sarà ancora più congestionato e aumenterà l’inquinamento»

Il Comune vuole abbattere 9 alberi tra viale Dante e la stazione, tra i quali i 5 tigli dello storico filare, alcuni con più di 70 anni, per far spazio alla rotonda legata alla realizzazione del piano Esselunga e i cittadini dicono “No”. Parte dalla battaglia contro il taglio delle piante storiche la fase 2 del contrasto alla realizzazione della maxi rotonda, tra viale Dante e viale Vignati, legata alla realizzazione del piano Esselunga. Un progetto, da mesi contrastato dal comitato di cittadini e associazioni Lodi Vivibile, e sul quale pendono 2 ricorsi del Tar.

Sabato sera, il comitato, che vuole riportare al centro del dibattito politico il tema della sostenibilità ambientale e della memoria storica, oltre che quello del paesaggio, si è dato appuntamento per attaccare dei cartelli che hanno l’obiettivo di informare la cittadinanza sullo «scempio» in atto. “Cara Sindaca di Lodi - recita una lettera-cartello di Legambiente, firmata da “un tiglio di Lodi” - perché mi vuoi tagliare? Dal 1945 ho fatto bella la città, ho ombreggiato, rinfrescato, ospitato nidi, liberato ossigeno e catturato Co2. Basterebbe spostare la pista ciclabile sulla carreggiata e lasciare il semaforo”. Emblematico il disegno allegato: un segnale che sbarra albero e accetta. L’immagine di una donna con la maschera antigas, fa il segno di Ok con la mano.

“Lodi inquinata - spiega la scritta che completa la vignetta -: la centralina di via Vignati, nel 2021, 42 giorni oltre limiti europei di inquinamento e il doppio della media annuale dei valori guida dell’Organizzazione mondiale sanità. Si fanno rotatorie e si tagliano alberi perché il traffico raddoppierà a causa del nuovo megastore Esselunga, nell’area ex consorzio”. “Voglio verde” è il titolo del manifesto scritto a mano dai più giovani. “Diciamo no all’aumento dell’inquinamento, no all’uso della cosa pubblica a servizio del privato, no alla distruzione del patrimonio storico del verde cittadino, no al disprezzo della salute dei cittadini, no, no, no alla rotatoria di viale Dante e soprattutto nooooo al taglio dei tigli che sono una delle meraviglie della nostra città”. «Ci siamo trovati per appendere i cartelli agli alberi - spiega per il comitato Lodi vivibile Andrea Poggio -; l’intenzione è quella di andare avanti in un crescendo di eventi. Sull’iniziativa del Comune pendono due giudizi del Tar, quello della Coop e il nostro con la richiesta di sospensiva: su quest’ultimo si deciderà entro novembre, non riteniamo siano così folli da aprire un cantiere per non riuscire a chiuderlo. Vogliamo coinvolgere sempre più le scuole e i cittadini. Il momento per iniziare i lavori è il meno indicato in assoluto. Basti pensare già oggi ai problemi causati dall’invasione del traffico, con le persone che hanno paura a prendere i mezzi per la pandemia. Congestionare ulteriormente il traffico a ridosso delle scuole è pura follia.È un modo per nascondere i ritardi dell’amministrazione nell’acquisizione dei famosi 10 autobus elettrici per i quali hanno ricevuto i soldi del governo. Il Comune dice: “Facciamo i lavori per allontanare gli autobus dalla stazione”. “No, per piacere - diciamo noi -, tieni gli autobus vicini alla stazione e metti quelli che non inquinano. Loro, invece, peggiorano il traffico e l’inquinamento in vista poi di portare Esselunga».

Un modo, annota Poggio, «assolutamente sbagliato di agire. Il nostro ricorso non ha causato alcun ritardo - commenta - i ritardi sono loro, basti pensare all’errore nella progettazione. Si decidono adesso, a novembre, a iniziare i lavori, partendo dal taglio dei tigli e dall’apertura del cantiere, congestionando ancora di più il traffico a ridosso delle scuole». Il comitato, annuncia anche il notaio Piercarlo Mattea presente con gli altri cittadini all’incontro, ha già in calendario altri momenti di informazione alla città di quello che «sta succedendo».

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