PESCHIERA Picchia la moglie e poi lancia sassi e rifiuti verso i carabinieri

La reazione violenta di un 42enne romeno all’arrivo dei militari intervenuti per “salvare” la donna

Sassi e rifiuti contro i carabinieri. È così che ha reagito un 42enne romeno davanti a due militari della stazione di Peschiera, che sono intervenuti per “salvare” la moglie dall’ennesima aggressione subita. Risultato? Il marito è stato arrestato per violenza e danneggiamento di struttura militare (che ha vandalizzato dopo essere stato preso in custodia), mentre è indagato per i maltrattamenti in famiglia. L’intervento dei militari è stato richiesto nei giorni scorsi al culmine dell’ennesima lite scoppiata davanti alle figlie di 9 e 11 anni. La gelosia e l’ossessione del controllo sulla compagna, già l’anno scorso aveva portato a un primo intervento dei carabinieri che allora avevano segnalato la famiglia ai servizi sociali. Questa volta però la moglie ha chiamato il numero unico di emergenza, riferendo di essere stata picchiata, presa a sberle e a calci. Quando è giunta sul posto la pattuglia di Peschiera, il marito era in mezzo alla strada e ha affrontato a muso duro i carabinieri, colpevoli a suo modo di vedere di essersi immischiati in affari solo suoi. Per questo li ha minacciati più volte e, passando dalle parole ai fatti, ha svuotato un cestino sulla pubblica via e ha iniziato a gettare le bottiglie di vetro trovate dentro e i rifiuti contro i militari.

Non solo, recuperati dei sassi, li ha scagliati contro l’equipaggio mancando fortunatamente il bersaglio. Con il supporto dei colleghi giunti con due pattuglie, il 42enne romeno è stato immobilizzato e arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Invece di calmarsi è andato ancor più in escandescenza e trasportato fino in caserma ha danneggiato l’auto di servizio. Nella struttura militare ha iniziato a prendere a pugni i muri e imbrattarli con il sangue uscito dalle nocche, rendendo necessario l’intervento di un’ambulanza e dei medici. Nel frattempo un’altra pattuglia dei carabinieri ha accompagnato in ospedale la moglie ferita e dimessa con 5 giorni di prognosi. Ai carabinieri (nessuno di loro è rimasto ferito) ha raccontato le scenate di gelosia del marito che aveva installato anche una telecamera nell’appartamento per controllarla. Ecco perché è stata attivata la procedura per la violenza sulle donne con il “Codice rosso”, mettendo in contatto la donna con la rete di assistenza. Al processo per direttissima, il magistrato ha convalidato l’arresto e ha disposto la detenzione cautelare in carcere in attesa della sentenza.

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