Perché sono importanti le elezioni del sindaco di Lodi

Non sappiamo che fine farà la Provincia di Lodi. Abbiamo ragione di credere – considerato che buona parte dei partiti di governo ha messo nei propri programmi elettorali il taglio o la soppressione delle Province – che il suo futuro sia già segnato. Il meglio che potrà capitare al Lodigiano è la sua unificazione istituzionale ai territori di Cremona e Mantova. Quali affinità storiche e socioeconomiche ci siano tra Lodigiano e Mantovano, nessuno lo sa. Ma ai politici romani di queste (e di altre) cose non gliene frega non bel niente. Ci troveremo in una maxi provincia peraltro già svuotata di importanza, visto che il suo presidente non sarà più eletto dalla gente ma dai sindaci, e che nel suo consiglio d’amministrazione su cinque componenti al territorio di Lodi spetterà probabilmente solo un seggio.Dietro alla chiusura della Provincia se ne andranno, uno dopo l’altro, tutti gli uffici statali dislocati nel Lodigiano, la perdita dell’autonomia non sarà solo di nome, e per sbrigare una pratica la nostra gente dovrà perdere giornate intere per fare la fila dietro a uno sportello ubicato in città lontane. Rimarranno a Lodi, e questo l’abbiamo già scritto, solo due realtà che il governo si guarderà bene dal toccare: il tribunale e gli uffici preposti a incamerare tasse e balzelli.Non si risparmierà un euro. Anzi, il futuro ci dirà a quali spese abnormi si andrà incontro con la legge sul taglio delle Province. Ma questo è un altro discorso che ci porterebbe lontano, perché dovremmo affrontare anche quello della squallida inconcretezza dei governi romani e dello sprezzante atteggiamento della “casta”, che non è costituita dalla classe politica, bensì dalla pletora di funzionari e dirigenti dei ministeri e degli uffici pubblici che sono lautamente retribuiti e che s’ingrassano nel bengodi di una burocrazia alimentata e costruita ad arte. Chiusa la parentesi.Comunque vada, autonomia del Lodigiano, addio. In un territorio dove sono più di ventisettemila i senza lavoro (siamo il meridione di Lombardia!) e che rimarrà sguarnito di tutti gli avamposti di un’autonomia conquistata nel corso di trent’anni di duro lavoro dal Consorzio del Lodigiano, il futuro che ci aspetta non è esaltante.Che fare?Occorrerà compiere tutti gli sforzi possibili per mantenere unita l’identità del territorio, valorizzando ulteriormente la nostra cultura, le nostre peculiarità e la nostra inventiva. Bisogna riprendere a sognare, a guardare lontano, a lavorare per il futuro del Lodigiano.In questo contesto il Comune di Lodi dovrà tornare a svolgere un ruolo che ha ricoperto in passato e che è venuto meno con la nascita della Provincia. Lodi torni a svolgere le funzioni di centro coordinatore dei comuni del Lodigiano, rimetta in piedi un’assemblea dei sindaci che costruisca il futuro, lavori su un piano di sviluppo socioeconomico che non sia solo di facciata. Chiami a raccolta i cervelli che partiti dalla nostra terra sono sparsi per il mondo, metta insieme le energie migliori. Non si chiuda in sé stessa, si spalanchi sui vasti orizzonti. Lodi perderà il ruolo di “città capoluogo di Provincia” ma sappia costruire dal nulla quello di “primus inter pares” dei comuni del Lodigiano. Prima tra i pari, con una funzione non solo di guida, ma di crescita, di propulsione, di coordinamento. Diventi incubatrice di idee: è da lì che daremo una risposta ai nostri ventisettemila disoccupati. Non siamo né cremonesi né mantovani: sopprimano pure la Provincia, non cancelleranno le nostre identità, che vivono stampate sopra i settanta gonfaloni e dentro i nostri cento campanili. A ciascuno di tutti noi spetterà il compito di tenere in vita, promuovere e sventolare alti i valori della lodigianità.Ecco perché il futuro sindaco di Lodi non dovrà limitarsi ad amministrare la città da San Fereolo al Revellino e non potrà pensare solo ai parcheggi dell’Olmo o ai marciapiedi del centro storico. Dovrà saper guardare lontano, e cercare strette di mano e alleanze con tutti i sindaci della nostra terra, assieme ai quali ridare cemento e smalto al nostro futuro.Ecco perché sono importanti le elezioni di Lodi, e perché il loro risultato non riguarda solo la città o i cittadini che vivono dentro le mura del Barbarossa, ma l’intero Lodigiano.

Il direttore del Cittadino Ferruccio Pallavera sottolinea l’importanza delle elezioni a Lodi per il futuro del territorio. Si apre il dibattito, con gli interventi dei candidati

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