Perché a Lodi il Comune non vuole vietare i botti di Capodanno?

Il Broletto fermi i botti di Capodanno. Lo chiedono gli Amici animali, come ogni anno pronti a soccorrere cani e gatti impauriti per il rimbombare dei petardi nella notte del veglione. Il Comune di Lodi, però, non sembra voler seguire il “consiglio”, anche se una decisione ufficiale non è stata ancora presa.

Tamara Majocchi, lodigiana che fa parte dell’Associazione Amici animali, ha scritto al Broletto il seguente messaggio: «Vorrei tanto che anche quest’anno il Comune di Lodi vietasse l’esplosione di botti e petardi in città e che l’ordinanza venisse diffusa il più possibile. Tutto questo per il rispetto dell’ambiente, delle persone anziane, degli animali e per un segnale di civiltà». L’Ufficio relazioni con il pubblico ha risposto così all’appello: «Dobbiamo purtroppo informarla che attualmente la linea che il Comune di Lodi intende seguire è quella di non vietare botti e petardi per il prossimo Capodanno. La decisione definitiva arriverà tra qualche giorno, ma alla luce di un incontro preliminare tenutosi tra il commissario prefettizio e il comandante della polizia locale si è ritenuto per ora opportuno non procedere ad emettere una specifica ordinanza di divieto».

Nel ringraziare per l’attenzione, Tamara Majocchi ha espresso il proprio dispiacere, «in fondo ci vuole poco per migliorare».

L’anno scorso l’ex sindaco Simone Uggetti aveva firmato un’ordinanza per vietare l’esplosione dei petardi nei luoghi pubblici, una misura rimasta in vigore prima e dopo Capodanno, fino al 2 gennaio. Il provvedimento era stato emesso per evitare incidenti alle persone e limitare il disagio per gli animali domestici. Prima del 31 gennaio, inoltre, era arrivato l’appello di Regione Lombardia e del governatore Roberto Maroni, pensato per sensibilizzare i sindaci e diminuire le fonti di smog.

«Il problema delle ordinanze - sottolinea Gaia Bocchioli degli Amici animali - è che poi nessuno le fa rispettare», anche se l’anno scorso le multe previste (sulla carta) per i trasgressori partivano da un minimo di 25 euro per arrivare a un massimo di 500. «Purtroppo sappiamo bene che cosa provocano i botti agli animali, alcuni scappano e si smarriscono, altri hanno paura, altri ancora rischiano l’infarto». Carmen Ansi mette in guardia rispetto al rischio per i bambini e gli operatori ecologici, nel caso in cui i botti siano inesplosi, «è anche un problema si sicurezza e salute pubblica». E aggiunge: «L’articolo 11 del regolamento di polizia urbana già in vigore da anni introduce il divieto di sparare mortaretti o simili apparecchi, quindi il divieto già c’è. Però non sono mai perseguiti coloro che non ottemperano al divieto».

Domani, infine, i volontari dell’associazione animalista “I Lupi danno la Zampa”, attiva dal 2012, organizza presso la sede di via Milite Ignoto 8 a Lodi, un incontro per confrontarsi con tutti gli altri sodalizi che s’impegnano per la stessa causa e avviare insieme dei progetti. Saranno presenti Amici animali, Miagolandia, Enci, veterinari ed educatori cinofili. La serata si aprirà alle ore 19 con un aperitivo e sarà aperta a tutti i cittadini interessati a queste tematiche.

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