Per lo sport e la scuola quale futuro?

Egregio direttore, sollecitato da più persone, meravigliate dal “non coinvolgimento” della realtà sportiva provinciale, che hanno visto negli ultimi giorni ospitare sul “nostro” quotidiano pareri, interviste, commenti (di vario genere) sulla “manovra” che soprattutto interessa, nelle decisioni di “tagli” e soppressioni, anche Comuni e, principalmente, la nostra Provincia e quanto collegato, Le chiedo spazio per qualche “riflessione” considerato che sport e scuola sono pesantemente coinvolte almeno “alla pari” di altre tematiche e preoccupazioni.Sport e scuola gravemente “interessate” dall’eventuale “taglio” e ridimensionamento delle realtà oggi esistenti, quali il Provveditorato e la Provincia.

INDISPENSABILE “ATTIVITA’ MOTORIA” NELLE SCUOLE

Partiamo dall’attività sportiva nelle scuole e da quanto rappresenta per gli aspetti sociali (salute, obesità, ecc.) ed anche come “promozione”, grazie agli interventi di molte Federazioni ed Enti Sportivi, per l’indirizzo agonistico della nostra gioventù.Da un paio d’anni, a livello nazionale ed anche locale, sono stati avviati progetti di “alfabetizzazione motoria” nelle scuole primarie (classi elementari) con un monte-ore che vede docenti appositamente formati affiancare gli insegnanti.Una “prima attività” che è finalizzata a preparare il ragazzo verso le varie proposte del “Gioco Sport”, dei Giochi della Gioventù, di quelli “Studenteschi” attuati prevalentemente alle medie ed alle superiori.Il tutto, è bene ricordarlo, anche come “bacino di utenza” per le diverse discipline sportive, con l’ovvia collaborazione e sostegno del Coni provinciale.Sintesi del discorso: se chiude il Provveditorato e non avremo più i primi “responsabili” sul territorio (dal prof.Castelli a quanti più direttamente sono coinvolti e collaborano) cosa succederà?Sarà sicuramente tutta una organizzazione più laboriosa, meno snella, con “deleghe” meno dirette che, l’esperienza insegna, renderanno tutto più difficoltoso e soprattutto con tempi mai certi, proprio per i vari “passaggi” ed iter burocratici da affrontare.

CONI E SPORT PROVINCIALE

Dopo la scuola e le non semplici problematiche, parliamo dell’organizzazione sportiva provinciale, quindi del CONI, delle Federazioni, Enti, Discipline varie.Tagliando la Provincia-Ente amministrativo, è chiaro che anche l’autonomia dello sport ne pagherà le conseguenze: cancellati i Comitati Provinciali (con diretto rapporto con le realtà regionali e nazionali) si tornerà alle “Delegazioni”, che ovviamente si ritroveranno con maggiori difficoltà per le diverse organizzazioni, contributi-spese basilari (costi sedi e oneri collegati), procedure di tesseramento, pratiche varie. Se poi chiude il Coni Provinciale, oltre alle attività programmate direttamente (convegni, serate a tema, corsi di formazione, iniziative promozionali, sostegno a varie manifestazioni) diventerà molto più complicato garantire i “servizi” oggi assicurati (dall’iscrizione al Registro Società all’assistenza fiscale-amministrativa, dalle pratiche per l’impiantistica sportiva ai vari “sportelli” disponibili per agevolare le molte problematiche), ma anche quel minimo di sostegno (materiale per premiazioni ed altro) che è comunque molte volte basilare.Anche per il Comitato si ritornerà ai tempi del “Fiduciario-Delegato” che, preso atto di qualche esigenza, cercava (e cercherà) d’intercedere essenzialmente a livello regionale per “elemosinare” qualche intervento.In due parole: intercedere non è decidere, ruolo invece garantito dai C.P. attuali.L’assurdo di tutto il ragionamento sfocia poi nella considerazione che tutta l’attività sportiva alla cosidetta “manovra” localmente proprio non porterà alcun taglio e vantaggio in quanto sostenuta praticamente a livello di volontariato. Cosa risaputa, ma non sempre ricordata.Caro Direttore, grazie dello spazio e speriamo che il buon senso prevalga e che le autonomie locali non vengano ulteriormente umiliate.Comunque l’intero movimento sportivo è pronto a sostenere le proprie ragioni ai vari livelli di competenza, auspicando ovviamente un coinvolgimento nelle iniziative che verranno intraprese.Cordialissimi saluti

P.S. Volutamente ho evitato giudizi personali sulla manovra e sui “tagli”: condivido comunque il Suo diretto intervento e quello dell’ex Sindaco Ferrari, soprattutto per la parte che riguarda le “competenze” ed anche la composizione di molti Enti, a volte non ben valutate e quindi di dubbia utilità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA