PAULLO Il comitato su via Mazzini: «Non si può stare senza i tigli»

L’assemblea : «Salvaguardiamo il filare sostituendo le piante malate destinate all’abbattimento»

Tecnici, professori e associazioni ambientaliste venerdì sera si sono alternati all’auditorium Frassati per ribadire il valore ecologico, storico, ma anche culturale del filare di tigli in via Mazzini. Un’assemblea, che è stata organizzata dal comitato di cittadini “Io sto coi tigli” per ribadire una volta di più la necessità di conservare le alberature esistenti e, sostituire quelle ammalorate (destinate a scomparire), con le medesime piante. Insomma: la via Mazzini non può, secondo i cittadini, restare senza i suoi simbolici tigli. «Abbiamo chiesto un dialogo all’amministrazione comunale di Paullo, ma non abbiamo mai avuto un confronto– afferma Giuseppe Moretti di Legambiente Martesana -: è una cosa che alla nostra associazione non era mai successa prima d’ora. Noi non abbiamo mai detto no al taglio, purché limitato alle piante malate, a fronte però di una concertazione. Se abbattimento dev’essere, chiediamo di salvaguardare il filare, sostituendo le piante da tagliare con tigli della medesima varietà o di varietà diverse». Allo stesso modo anche il presidente Wwf Giorgio Bianchini, ha espresso perplessità sulle scelte operate dal Comune: «Noi abbiamo sostenuto gli sforzi del comitato “Io sto coi tigli”, dando supporto anche legale, in un’ottica di tutela del verde e contrasto ai cambiamenti climatici». D’altronde, come ha evidenziato il dottore forestale Paolo Lassini, il valore ecologico dei tigli non può essere garantito da alberi di nuova piantumazione. L’aspetto ancor più interessante, grazie a foto e letture, è stato affrontato proponendo una visione simbolica dei tigli, raccontati attraverso la poesia. «Il tiglio non è una pianta qualunque – afferma l’insegnante Alice Bellavita -: è una pianta che esiste nel nostro territorio da secoli, con particolari funzioni. Anticamente la pianura era ricoperta da boschi e tra queste piante vi erano i tigli, come attesta Virgilio. In età moderna, il tiglio esce dal bosco, ma rimane lungo viali, vicino a scuole e cimiteri, come ci ricorda Foscolo fino alla poesia di Rimbaud. Attuale è l’immagine che ne dà Pasolini. Il tiglio è qualcosa di più: è un albero che ci è amico, che vive nella nostra memoria. Il comitato vuol difendere i tigli per quel che rappresentano nei ricordi di tanti paullesi: la nostra scuola è legata al filare che la circonda, alla vita di chi è cresciuto qui».

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