Partecipate, bilanci nel mirino

Le società partecipate della Provincia di Lodi sono finite sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei conti. Tra bilanci in rosso, aziende da liquidare e incarichi ai vertici da rinnovare, la galassia delle società pubbliche di via Fanfulla è sempre stata fonte di preoccupazione. Il commissario straordinario Cristiano Devecchi, però, si dice fiducioso e per nulla intimorito dall’interesse delle toghe sulla questione. Anzi, il leghista attualmente alla guida dell’ente sottolinea di avere in mente una “exit strategy”, una strategia d’uscita dai guai, per l’appunto.

«Più del 50 per cento del mio tempo è dedicato alle partecipate - spiega Devecchi -, mi sono ritrovato tra le mani questa patata bollente in un momento delicato dovuto al commissariamento della Provincia, alla scadenza di alcuni cda e al rinnovo della segreteria provinciale del mio partito. Sono stato convocato dalla Corte dei conti venerdì 19 luglio a Milano e sono stato “torchiato” da sette giudici. Mi sono state chieste delucidazioni sulla situazione economica delle partecipate, con particolare riferimento a Eal. Dall’altra parte ho trovato dei magistrati molto preparati, conoscevano alla perfezione il bilancio della Provincia».

All’appuntamento, che si è tenuto durante una seduta pubblica, si sono presentati anche il dirigente di San Cristoforo Roberto Midali e il presidente del collegio dei revisori. In precedenza, il 7 luglio, la delegazione era già stata chiamata a Milano per una seduta istruttoria nella quale la Corte dei conti ha espresso alcune perplessità sulle partecipate e ha richiesto della documentazione che è stata prontamente fornita.

«Mi hanno chiesto chiarimenti ma soprattutto una “exit strategy”, in attesa del verdetto siamo convinti di aver dato delle buone spiegazioni - commenta Devecchi -, ci sono stati dati anche dei suggerimenti. Per Eal abbiamo illustrato la possibilità di introdurre un amministratore unico, una decisione all’insegna del risparmio e non di certo legata alla spartizione di potere come paventato dal Pd. L’importante sarà fare alla svelta, vista la situazione della Provincia e la riforma all’orizzonte. In occasione della prossima giunta stiamo preparando la trasformazione della Sisa - dove l’amministratore unico c’è già - in Spa. Contiamo di seguire questa strada anche per le altre società pubbliche».

Eal, definita la “mamma” di tutte le partecipate, ha chiuso il bilancio 2012 con un utile di esercizio di 158mila euro, al netto delle imposte. All’interno di questo universo, preoccupano i conti di Bellisolina, Eal Compost ed Ecoadda. Per Bellisolina, il cui ultimo utile risale al 2010 e ammonta a 8.900 euro, è stato concordato un prestito da 500mila euro con Astem. Eal Compost, invece, l’anno scorso ha registrato una perdita di 589mila euro, mentre Ecoadda, ha perso per la gestione della discarica di Cavenago 1 milione 897mila euro. Sul matrimonio tra Eal e Astem, invece, aleggiano dubbi. E, soprattutto, posizioni divergenti.

Greta Boni

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