Padre e giovane nonno: Lodi Vecchio è in lutto per la morte di Andrea Deni

La vittima del tragico incidente di San Donato lascia due figlie, la moglie e un nipotino

Una città attonita, muta per lo stupore, schiacciata dal dolore. Perché Andrea Deni, classe 1972, era conosciuto da tutti a Lodi Vecchio. Artigiano del settore edile, originario di Cittanova, comune della città metropolitana di Reggio Calabria, e da anni residente a Lodi Vecchio, circondato da una fitta rete familiare di affetti estesa in città diventata una comunità storica di Lodi Vecchio, Andrea Deni era facile vederlo nel tempo libero nella centralissima piazza Vittorio Emanuele II. Al bar Melody o al bar Olimpo, sempre pronto a scambiare una battuta, a salutare un amico o un conoscente, a fare due parole tra il campanile e il municipio.

A Lodi Vecchio è il giorno del dolore per la morte improvvisa di Deni, sposato e papà di due ragazze. Deni era anche un giovanissimo nonno, del figlio della primogenita Greta. Andrea lascia proprio loro, le figlie, il nipotino, la moglie Donatella, ma anche la mamma, i fratelli e i tanti parenti che vivono in città. Una famiglia numerosa, che tutti descrivono come molto unita e affiatata; una famiglia oggi avvolta nel dolore per una morte improvvisa e ancora inspiegabile. Impossibile da accettare.

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