Non piove, per il Po scatta l’allerta della Coldiretti

Gli effetti della siccità si fanno sentire nella campagna del Lodigiano: si teme il mancato accumulo di scorte idriche

Niente pioggia: Po a secco. Coldiretti lancia l’allerta agricoltura. Il Grande fiume infatti è in secca con lo stesso livello idrometrico della scorsa estate ed è inferiore di due metri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (come lo scorso luglio, -2,39 metri al Ponte della Becca). Tutta colpa di un andamento climatico anomalo testimoniato dalla mancanza di precipitazioni nel mese di novembre che, tradizionalmente, è il più piovoso dell’anno. Una situazione di “magra”, confermata dal Consorzio Bonifica Muzza del Basso Lodigiano, per il quale però, in termini agronomici, a livello locale, la situazione resta sotto controllo. «Gli effetti si fanno sentire soprattutto in campagna con una preoccupante siccità che fa temere per il mancato accumulo di scorte idriche necessarie per le coltivazioni, mentre nei terreni assetati le nuove semine sono a rischio e inizia a scarseggiare il fieno per l’alimentazione degli animali, con difficoltà per i pascoli - spiegano da Coldiretti - : la mancanza di precipitazioni è accompagnata in Italia da un caldo anomalo con il 2020 che si classifica fino ad ora come il quinto più bollente mai registrato in Italia dal 1800, con una temperatura di quasi un grado (+0,91 gradi) più elevata della media storica secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi ai primi dieci mesi dell’anno; siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione, con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti», concludono da Coldiretti. «La magra del Po dipende dalle mancate precipitazioni – ribadisce il presidente del Consorzio Bonifica Muzza del Basso Lodigiano Ettore Grecchi -, ma in termini agronomici non ritengo che al momento ci siano problemi: non c’è penuria di risorse idriche nel terreno, la dotazione del lago è buona: la siccità però c’è, anche se il cittadino comune non la percepisce, e la magra del Po lo dimostra».

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