Niente speed check nella frazione

Palazzo San Cristoforo ha risposto negativamente

al Comune che voleva installare i rilevatori di velocità

nella località Propio, che si estende sulla strada 107

La Provincia di Lodi nega la posa degli speed check per il rilevamento e il controllo della velocità in località Propio, la frazione borghettina che si estende sulla provinciale 107 Lodigiana vicino all’abitato di Livraga, in corrispondenza del cavalcavia autostradale.

Il Comune di Borghetto aveva chiesto un intervento a Propio con le colonnine arancioni ormai famose sul territorio per esempio perché installate a Graffignana sulla strada provinciale in direzione Sant’Angelo appena fuori dal centro.

Più volte i residenti avevano lamentato in passato l’eccessiva velocità con cui auto e camion transitano sulla provinciale, a pochi metri dalle abitazioni, soprattutto in discesa dal cavalcavia autostradale. Tuttavia la Provincia ha detto “no” perché la frazione non ha le caratteristiche per essere classificata come centro abitato, e quindi per portare il limite di velocità, oggi a 70 chilometri orari, fino a 50 chilometri orari. «La Provincia ha detto “no” alla nostra richiesta di installazione, ne prendiamo atto - fanno sapere dall’amministrazione comunale di Borghetto -. Purtroppo lì esiste un problema di eccesso di velocità che non si può contrastare facilmente. Resta la possibilità della repressione con l’autovelox, certo, ma eravamo in cerca di una soluzione più duratura e meno repressiva. Le colonnine arancioni degli speed check per il controllo della velocità ci erano sembrate una buona soluzione, ma ora dovremo valutare altre ipotesi, partendo dal presupposto che alle condizioni attuali non si può modificare il limite». Un analogo problema di alta velocità riguarda l’altra provinciale che lambisce Borghetto, la sp 23 Lodi-San Colombano. Il rifiuto della Provincia per Propio non ha demoralizzato l’amministrazione borghettina, che vuole dare risposte concrete al problema della velocità in auto. «Abbiamo inoltrato richiesta alla Provincia di Lodi perché, rifiutato Propio, ci conceda almeno l’installazione degli speed check sulla provinciale 23, all’altezza della rotatoria di via Fossadolto, che è il punto critico più pericoloso per l’alta velocità - dice l’assessore Teresa Negretti - . Con la Provincia è in corso un’interlocuzione per cercare di migliorare il transito all’altezza di quella rotatoria, e potrebbe essere cambiata anche la segnaletica. Vediamo, il punto è pericoloso». Fin dalla riqualificazione della provinciale 23 dieci anni fa il problema della velocità all’altezza di via Fossadolto era emerso subito, tanto che ormai da anni nelle vicinanze c’è un rilevatore elettronico della velocità (a soli fini informativi per gli automobilisti). La rotatoria infatti è asimmetrica, con il tragitto della provinciale 23 provenendo da San Colombano diretti a Lodi che si innesta con un rettilineo sulla rotonda, quasi senza curve. Così, chi esce da Borghetto da via Fossadolto per immettersi sulla rotonda deve sfidare le auto in arrivo da sinistra, da San Colombano, quasi sempre ad alta velocità nonostante il limite di 50 chilometri orari. Le colonnine speed-check sarebbero posizionate alcune decine di metri prima della rotatoria, così da consentire la riduzione della velocità.

Andrea Bagatta

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