Nella notte di Natale centinaia di persone in oratorio a Castiglione per ammirare il presepe vivente

Dopo mesi di lavoro un successo per i volontari coordinati dal direttore artistico Pietro Zacchetti

Il sottofondo musicale della Filarmonica castiglionese e le “statue” che prendono vita. Un successo a Castiglione la prima volta del presepe vivente allestito nel cortile dell’oratorio. Dopo mesi di lavoro da parte di una dozzina di volontari del gruppo Oratorio San Luigi, sotto la guida del direttore artistico Pietro Zacchetti, nella notte di Natale è avvenuto il debutto. Prima alcuni dei figuranti hanno partecipato alla benedizione da parte del parroco monsignor Gabriele Bernardelli, dirigendosi poi verso la chiesa parrocchiale per la Santa Messa.

Conclusa la celebrazione, il presepe si è animato: i figuranti hanno atteso i visitatori. Il centro parrocchiale ha visto numerosi fedeli e residenti sfidare il freddo dei minuti immediatamente antecedenti alla mezzanotte per un tour del presepe. Vista la situazione ancora delicata a livello sanitario, gli ingressi sono avvenuti a piccoli gruppi. Così, appena aperto il centro parrocchiale, la fila si è estesa per diversi metri, tanta era la voglia di vedere da vicino il lavoro di volontari e figuranti. Ad accompagnare gli ingressi le note di alcuni musici della Filarmonica Castiglionese che hanno poi solcato le vie del paese per tutta la notte per la tradizionale Piva.

Prima però di portarsi nel centro cittadino, i componenti della Filarmonica sono rimasti in oratorio sino all’ultimo visitatore. E sono stati a centinaia quelli che hanno osservato da vicino il presepe vivente. «Un successo», c’è chi ha detto tra i componenti del gruppo. Non è mancato anche monsignor Bernardelli, che ha assistito insieme a don Manuel Forchetto la creazione del presepe vivente in questi mesi. «Bellissimo, bravi» ha ripetuto durante il suo tour il parroco prima di rincasare. Il presepe vivente sarà nuovamente visitabile il 2 gennaio, quando alle 15 si terrà un pomeriggio didattico per i più piccoli. All’Epifania invece il corteo dei Magi, con partenza dalla chiesa dell’Annunciata, arrivo in oratorio e deposizione dei classici doni, a cui se ne aggiunge un quarto, la luce, segno di speranza.

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