Multe, telecamere e grandi pulizie: nel Sudmilano la guerra dei rifiuti

Gli interventi di Città Metropolitana e dei Comuni non bastano mai. E spesso ci pensano i volontari

Video-camere trappola, collegamenti con immagini satellitari, multe salate. Senza contare le periodiche campagne di “pulizia straordinaria” per quello che rappresenta ormai da anni una delle maggiori spine nel fianco per il Sudmilano: la presenza di discariche abusive che spuntano indifferentemente ai bordi delle strade, nelle aree verdi e di campagne, in pieno Parco Sud

Sono di pochi giorni fa gli ultimi, imponenti, interventi di raccolta straordinaria di rifiuti abbandonati lungo le principali arterie stradali che tagliano il Sudmilano. Grandi manovre, dunque, che hanno riguardato l’ex statale Paullese, dove piazzole e rientranze erano diventate discariche a pieno titolo, ma anche la provinciale Binasca, tra Melegnano e Carpiano, dove sono finalmente spariti i cumuli di immondizia che imbrattavano quasi ogni piazzola. Grandi pulizie anche lungo le bretelle di collegamento tra via Emilia, Cerca e Binasca, e in diverse aree interne del Parco Sud, dove sono entrati in azione anche numerosi volontari

I Comuni si sono mobilitati. È il caso di San Giuliano che ha dichiarato guerra agli scaricatori, ripulendo le zone prese di mira – dalla Viboldone-Pedriano alla zona di cascina Occhiò, solo per citare alcuni casi – e identificando, in diverse occasioni, i responsabili. Una battaglia condivisa, che vede in prima fila anche altri comuni del sudmilano – da Carpiano a Cerro, da Peschiera Borromeo a Mediglia, fino a Tribiano e Colturano – con l’obiettivo comune di contrastare un fenomeno che, spiegano gli amministratori, «non è solo frutto di inciviltà e speculazione, ma anche di scarsissima educazione ambientale».

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