MULAZZANO Chiesto il processo per il negoziante che ha sparato durante la rapina

Luigi Prina aveva esploso diversi colpi dalla finestra mentre una banda gli stava saccheggiando il negozio

Nelle scorse ore la procura della Repubblica di Lodi ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Luigi Prina, il commerciante di Mulazzano che la sera del 7 marzo scorso aveva sparato diversi colpi di pistola dalla finestra di casa mentre una banda di rom stava saccheggiando il suo negozio di formaggi, dopo aver abbattuto vetrina e saracinesca con una Fiat Panda rubata a qualche malcapitato.

Uno dei malviventi, I.M.A., 22 anni appena e già pregiudicato, domiciliato nel campo nomadi di Figino a Milano, secondo l’accusa sarebbe stato ferito all’addome proprio da uno dei proiettili del negoziante. Una ferita non mortale. L’ogiva lo aveva trapassato, sfiorando un rene, ma i complici lo avevano soccorso e portato via. Erano stati i carabinieri di Lodi e di Milano a ritrovarlo poche ore dopo avendo avuto dall’ospedale San Carlo di Milano la segnalazione di giovane vestito di scuro e con una ferita da arma da fuoco abbandonato davanti all’ingresso del pronto soccorso da altri uomini con un’Audi. La stessa - ma questa è già un’altra storia, quella di un procedimento per omicidio stradale aperto dalla Procura di Milano - che una manciata di minuti dopo avrebbe provocato, a forte velocità, un incidente stradale mortale in zona Baggio, con la morte di un 61enne.

Per l’assalto al negozio, che dopo il ferimento del 22enne i complici lasciarono a metà portando via solo il registratore di cassa, I.M.A. ha patteggiato a Lodi 3 anni e 8 mesi di reclusione e l’unico altro identificato del commando, il 33enne M.F., 4 anni e 4 mesi. Episodio qualificato come rapina perché il negoziante alla finestra sarebbe stato bersagliato con pietre, mentre qualcuno della banda avrebbe anche incitato un gruppo di ragazzini che giocavano in strada a entrare anche loro nel negozio a prendersi un po’ di formaggio. La Procura ha ipotizzato per Prina il tentato omicidio, il commerciante si è già difeso con un interrogatorio e poi con una memoria. Ma non ha convinto i pm.

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