Montanaso, la rinascita del Gabòn di Arcagna

Un germoglio prelevato alla pianta miracolosa distrutta da un temporane è diventato un albero già grande

C’è una speranza di rivedere un giorno ancora una pianta di olmo al posto di quello, caro alla devozione popolare di Arcagna di Montanaso Lombardo e non solo, che era legato al ritrovamento dell’immagine sacra della Madonna dell’Assunta, conservata ancora oggi tra le mura del Santuario di Arcagna, celebrata da tutta la comunità religiosa il 26 aprile di ogni anno. Una storia che dura ormai da 373 anni, che prosegue nel tempo con una tradizione di fede che è rimasta nel cuore della comunità: legato a un significato religioso che narra del ritrovamento del dipinto della Madonna ai piedi dell’albero ad Arcagna, infatti, la tradizione del “Gabon” narra che la pianta crescesse miracolosamente su un tronco rinsecchito. Ma una decina di anni fa era stata tranciata da un fulmine e abbattuta dal vento. Ma ancora oggi, grazie a Marco Mizzi del Ceraseto, la “magia” del Gabòn fa di nuovo parlare di sè.

Grazie all’ingegno e alle cure del ragazzo, infatti, la tradizione potrà continuare a vivere nel tempo, attraverso il “figlio” del Gabòn. Laureato alla facoltà di Agraria, Marco Mizzi, ai tempi del tirocinio in laboratorio nel corso del 2014, aveva prelevato le gemme del vecchio olmo per lavorare la sua tesi alla scoperta della concentrazione di ormoni e alla crescita delle piantine in vitro, facendo radicare i relativi germogli: «Sorprendentemente alcuni di questi germogli, su un terreno in assenza di ormoni, hanno sviluppato da soli le prime radichette - spiega Mizzi che era rimasto sorpreso dal fenomeno -. All’interno di vasetti con normale terriccio, dunque, avevo riposto i germogli all’interno dell’incubatrice perchè potessero adattarsi al terreno, al posto della gelatina dove erano cresciuti».

Ma il sogno che Marco conserva nel cassetto è la possibilità di una collocazione degna, che possa essere all’altezza del suo nome: il Gabòn, infatti, riveste una grande importanza per tutta la comunità Cristiana di Montanaso e Arcagna: è un olmo secolare che contava 360 anni di storia alle spalle, che narra del ritrovamento dell’affresco di Maria, di un’epoca ancora sconosciuta, in un campo della cascina Pantanasco. Una pianta che si credeva immortale ma che un fulmine aveva stroncato, e che ora, con l’aiuto della scienza, è pronta a raccontate ancora a lungo la forza della vita e della Fede. (ha collaborato Lucia Macchioni)

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