Metrò a Paullo, la storia infinita: adesso si pensa a una “tranvia”

Lo Stato e gli enti locali non trovano i soldi per una metropolitana vera

Il prolungamento della metropolitana fino a Paullo si farà, ma solo a metà: la linea M3 da San Donato è destinata a raggiungere solamente Peschiera, mentre per collegare il terminal a Paullo si prevede la realizzazione di una metrotranvia veloce. Una soluzione mista, che è stata avallata durante l’ultima assemblea che ha coinvolto gli amministratori pubblici, ma che non ha suscitato l’entusiasmo dei potenziali utenti. Di fatto questa nuova “opzione”, mette definitivamente in soffitta il progetto definitivo già esistente del prolungamento del metrò fino a Paullo (con la versione riveduta e corretta per limare i costi dopo la bocciatura della Corte dei Conti), ma anche lo studio di fattibilità che prevedeva come proposte alternative quelle della metrotranvia e del metrò “lungo” (fino a Paullo) o “corto” (fino a Peschiera). Si è scelta una via di mezzo, che dovrebbe aiutare a diminuire i costi (stimati in un miliardo e 200 milioni per il metrò “lungo”). Solo che manca il progetto: l’ennesimo studio di fattibilità per 5, 5 milioni di euro finanziati nel bilancio dello Stato all’interno del pacchetto di 732,3 milioni di euro assegnati nei giorni scorsi dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile per il potenziamento delle metropolitane milanesi. Sulla carta dovrà essere abbozzata la prosecuzione in “galleria” del tracciato della M3 dall’attuale capolinea di San Donato per circa 5 chilometri, ampliando il numero delle fermate con altre due, a San Donato Centro e Peschiera Centro. La metropolitana si fermerà qui, ma gli utenti potranno contare su un nuovo collegamento in metrotranvia, con l’inserimento di otto-undici fermate, che sarebbero state impossibili con il metrò classico: Peschiera-Bellaria, Peschiera-Matteotti, Peschiera-Bettola, Pantigliate-Vigliano, Mediglia, Mombretto, Settala-Caleppio, Paullo centro, Paullo-Conterico, Paullo-Teem su un percorso di circa 10, 9 chilometri. Una scelta dettata da un rapporto costi/benefici negativo, a causa di una bassa affluenza di passeggeri prevista, in caso di costruzione di una metropolitana oltre il centro di Peschiera Borromeo secondo gli studi del Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) di Città Metropolitana. E così i pendolari lasceranno l’auto o il pullman, aspetteranno il tram, poi dopo un percorso più o meno breve scenderanno e raggiungeranno la stazione per aspettare il metrò. E al ritorno, lo stesso. Ogni giorno.

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