MERLINO Una fortissima esplosione e poi l’incendio nel cassone degli abiti usati

Il boato avvertito distintamente in tutto il paese, indagano i carabinieri

Emiliano Cuti

Un’esplosione fortissima ha squarciato il silenzio di una sera come tante a Merlino, il piccolo e tranquillo centro dell’Alto Lodigiano. Dilaniato dal violento scoppio e dalle fiamme, un raccoglitore di abiti usati, mentre un altro è stato danneggiato, entrambi di proprietà dell’organizzazione umanitaria Humana People to people. Cosa sia successo alle 22.15 di mercoledì è ancora un mistero, anche se sembra davvero difficile immaginare qualcosa di diverso da un atto doloso, che sia una bravata, un atto vandalico o un’azione intimidatoria.

Fatto sta che l’esplosione si è sentita distintamente in tutto il paese: «Io abito all’ingresso di Merlino, mentre i raccoglitori sono in centro, davanti al municipio, ma ho sentito il boato - racconta una cittadina -. Chi abita nello stesso isolato, mi ha raccontato che gli tremavano le finestre». In un attimo la piazza della Libertà è stata circondata di persone, attorno al raccoglitore distrutto dall’esplosione, con le lamiere finite nel mezzo della strada e le fiamme che stavano divorando i vestiti. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area e i carabinieri della compagnia di Lodi per le attività d’indagine.

Un’indagine con molti punti interrogativi, ancora senza risposta. «La prima domanda che ci facciamo tutti - dichiara il vicesindaco Giovanni Fazzi, accorso sul posto - è come sia stato possibile innescare un’esplosione tanto violenta. Non c’è una spiegazione, ma confido nell’attività delle forze dell’ordine. Da parte nostra abbiamo provveduto, nella mattinata di giovedì, alla pulizia dell’area, che è stata delimitata». Per il momento senza i raccoglitori, che saranno sostituiti entro sabato da Humana People to people: «Episodi del genere sono rari ed è la prima volta che avvengono a Merlino, ma provvediamo sempre in tempi rapidi a sostituire i nostri contenitori per assicurare quella che è la nostra missione».

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