MELEGNANO “Settimana corta” al Benini, ma non solo per il risparmio energetico

Allo studio le modalità operative, il preside D’Antoni: «Vogliamo vincere la noia dei ragazzi stimolando nuovi interessi»

«Vogliamo vincere la noia dei ragazzi stimolando nuovi interessi personali e rinnovando i legami con le famiglie». Il dirigente scolastico dell’istituto Benini Antonello Claudio D’Antoni illustra così l’innovativo progetto della settimana scolastica in cinque giorni con gli studenti a casa il sabato, di cui il consiglio d’istituto e il collegio docenti stanno studiando le modalità operative.

«Oltre al risparmio energetico tanto sbandierato nell’ultimo periodo, saranno molteplici i benefici derivanti da questa decisione - afferma il professor D’Antoni, che guida l’istituto Benini dall’inizio dell’anno scolastico -. In primis ritengo necessario armonizzare gli impegni scolastici del Benini con quelli della comunità lavorativa del territorio: penso solo alla chiusura il sabato dei diversi uffici pubblici, che paralizza quasi totalmente l’attività della nostra segreteria. In secondo luogo diventa fondamentale riorganizzare la didattica per rilanciare il piano generale di manutenzione della Città metropolitana, che potrebbe avvenire proprio il sabato con le scuole chiuse». Con i quasi 900 studenti distribuiti tra il quartier generale in viale Predabissi e la sede liceale staccata in via Cavour, da sempre il Benini rappresenta un punto di riferimento per il mondo educativo nell’intero Sudmilano.

«Con l’obiettivo di uniformare gli orari scolastici nel territorio di sua competenza, la stessa Città metropolitana ha invitato i singoli istituti a valutare la possibilità delle lezioni dal lunedì al venerdì, grazie alla quale sarebbero svariati i benefici per gli stessi ragazzi - continua il professor D’Antoni -: mi riferisco ad una dimensione più umana dello studio, ma anche all’opportunità di riallacciare i rapporti con le famiglie, in compagnia delle quali avrebbero la possibilità di trascorrere l’intero fine settimana. Tanto più dopo l’emergenza Covid dell’ultimo biennio, in seguito alla quale sono state notevoli le limitazioni per le generazioni più giovani: tutte questioni emerse nei recenti incontri con la Città metropolitana, i sindaci e le società dei trasporti, che si sono dette d’accordo con una soluzione simile - conclude il dirigente scolastico -. L’obiettivo finale è proprio quello di stimolare nei ragazzi nuovi interessi personali e rinnovare i legami con le famiglie, elementi grazie ai quali sarà davvero possibile vincere la noia presente nei giovani».n

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