Melegnano premia la sua scienziata

Una scienziata che si fa onore in Germania, «ma la mia casa rimane Melegnano». È la storia della giovane Daniela Mauceri, ricercatrice all’università di Heidelberg, la più antica di Germania e tra le più prestigiose d’Europa, che giovedì sarà premiata alla Fiera del Perdono. Di recente, in team con un gruppo di ricercatori internazionali, la 33enne scienziata di Melegnano è stata protagonista di una serie di innovativi esperimenti, che hanno fatto luce sul complesso funzionamento del cervello. «Abbiamo scoperto le inedite funzioni di una molecola presente nel cervello umano, che potrebbero aprire nuove strade per lo sviluppo di terapie contro le malattie legate all’età - chiarisce lei stessa -. Penso in particolare all’Alzheimer, a causa del quale i pazienti soffrono di una grave perdita di capacità cognitive. Ma nel contempo il ruolo inaspettato di questa molecola invita alla prudenza nelle terapie anti-cancro. Si tratta di una molecola che, in situazioni patologiche, promuove le metastasi tumorali - precisa ancora la ricercatrice -. Ecco perché sinora è stata utilizzata come bersaglio farmacologico anti-cancro. Gli studi effettuati, invece, esortano ad essere cauti dato che la molecola serve ai nostri neuroni per funzionare correttamente». In parole semplici, quindi, la scoperta della giovane di Melegnano promette di aprire la strada a nuove terapie in caso di disturbi cognitivi. «Sono in Germania dal febbraio 2007 dopo il dottorato all’università di Milano, dove alcuni anni prima mi ero laureata in biotecnologie - racconta la 33enne -. Volevo un posto dove giocarmi la chance di fare ricerca ad alti livelli. In terra tedesca ci sono arrivata grazie ad una borsa di studio di un paio d’anni, al termine dei quali ho ricevuto l’imperdibile offerta della prestigiosa università di Heidelberg. Un contratto di sei anni, che nel mondo scientifico sono quasi come un posto fisso». Ma Daniela non ha certo dimenticato la sua città, dove ha vissuto le principali esperienze formative. «Melegnano è la mia casa, dove sono cresciuta e ho ancora tanti amici - conferma la giovane -. In città ho frequentato l’asilo, le scuole elementari e le medie. Alcuni dei miei ricordi più belli, poi, sono legati al liceo scientifico Benini di via Cavour, a cui devo tantissimo». E anche oggi, nonostante il lungo periodo trascorso in terra tedesca, non ha perso il rapporto con la sua città. «A Melegnano, dove tuttora vivono i miei genitori (il padre Giuseppe è un noto avvocato ndr), torno almeno tre volte l’anno, durante il periodo natalizio, a Pasqua e un’altra volta in estate o in autunno - continua la 33enne -. Non mi perderei mai la Fiera del Perdono, dove quest’anno sarò addirittura premiata, e la settimana di Pasqua, durante la quale adoro ammirare i tanti eventi organizzati in città». E nel suo racconto non mancano neppure i ricordi legati all’infanzia. «Mi piaceva moltissimo svegliarmi la domenica mattina sentendo il rumore del mercato sotto casa, con la città che prendeva vita e la gente in giro per le bancarelle - conclude con un pizzico di nostalgia -. Vivendo nella centralissima via Roma, del resto, era impossibile non accorgersene. In Germania conto di rimanere ancora un po’, ma certo che mi piacerebbe tornare a viverci».

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