Melegnano, i fondi San Carlo e Bertarella
per riqualificare il castello

La proposta del vicesindaco Passerini dopo la Notte bianca

«Dopo il grande successo della Notte bianca, rilanciamo sulla riqualificazione dell’ala corta del castello, per la quale potremmo utilizzare anche le risorse in arrivo dai poli produttivi della San Carlo e della Bertarella». Il neo vicesindaco con delega alla cultura Simone Passerini ipotizza così il futuro del monumento simbolo di Melegnano, che ha fatto registrare ben 400 ingressi nella grande festa d’estate, durante la quale erano eccezionalmente visitabili le prigioni con la ghiacciaia, il sottotetto e la torre di nord-est, da cui era possibile ammirare una vista mozzafiato della città dall’alto.

«Da sempre il castello rappresenta un punto di riferimento per il mondo culturale del territorio, venerdì sera per visitarlo è arrivata gente da tutto il Sudmilano ma anche dalla provincia di Lodi - afferma il 43enne Passerini -. Nasce da qui la necessità di lavorare per completare la riqualificazione del maniero, che solo nella parte centrale è totalmente recuperato».

Sebbene conservi al suo interno affreschi di indubbio pregio, l’ala lunga di proprietà della Città metropolitana versa in condizioni di sostanziale degrado, ma anche l’ala corta appartenente al Comune di Melegnano necessita di interventi significativi. «Per quanto riguarda proprio l’ala corta di proprietà comunale, la riqualificazione diventerebbe possibile anche ragionando sulla destinazione degli oneri di urbanizzazione in arrivo dai poli produttivi previsti sulle aree San Carlo e Bertarella, che ammontano complessivamente a 10 milioni di euro - continua Passerini -. Senza dimenticare i fondi europei derivanti dal Pnrr, che anche in questo caso potrebbero essere utilizzati per il rilancio del maniero: la riqualificazione dell’ala corta rientra tra le priorità del mandato amministrativo».

Quanto invece all’ala lunga del castello, a breve palazzo Broletto ha intenzione di organizzare un incontro con Città metropolitana, l’obiettivo è quello di sviluppare un percorso comune per rilanciare il monumento da sempre vanto di Melegnano. Si spiega così la possibilità di pianificare anche in questo caso un recupero, il cui costo non più tardi dell’anno scorso è stato quantificato in almeno cinque milioni di euro.

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