Melegnano, fine della corsa per la banda dei chioschi: un 20enne e un 17enne presi in flagrante

Davanti al cimitero: arrivano subito i carabinieri. Ma i due sono già liberi

Secondo tentativo di furto in due giorni ai danni del fiorista del cimitero di Melegnano, ma stavolta quella che potrebbe essere la banda dei chioschi finisce nella rete dei carabinieri, che scoprono due ladri con le mani nel sacco. L’ultimo colpo domenica sera, come racconta lo stesso fiorista Gennaro Aprea, il cui chiosco davanti al camposanto è già finito a più riprese nel mirino dei malviventi. «Dopo la doppia incursione della scorsa settimana, i ladri ci hanno provato anche sabato sera, sembra salendo sul tettuccio per metter piede nel chiosco - ha affermato ieri mattina davanti alla sua attività -. Domenica sera hanno invece forzato la porta sul retro del locale, passando da un varco si sono infilati nel chiosco, prendendo un decoder tv, un registratore di cassa, dei cacciaviti e un martello. Ma un passante in giro con il cane ha lanciato l’allarme ai carabinieri, arrivati subito da San Donato». Dopo aver scoperto i due ladri con le mani nel sacco, attorno alle 21.45 i carabinieri hanno telefonato al fiorista che, dopo una verifica al chiosco, si è recato alla caserma di San Donato e ha riavuto la refurtiva. «Ringrazio i carabinieri per il provvidenziale intervento, grazie al quale sono stati presi i due giovani ladri, che non posso escludere possano essere gli stessi dei colpi avvenuti negli ultimi dieci giorni alla mia attività - sono state ancora le sue parole nella mattinata di ieri -. In tutti i casi il bottino non è mai stato rilevante ma, proprio come avvenuto stamattina (ieri per chi legge, ndr), ho sempre dovuto sostenere spese per sistemare la porta forzata».

Nel frattempo le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini per capire se i due siano autori anche di altri furti avvenuti a più riprese negli ultimi giorni nelle varie zone di Melegnano dove, sempre con una dinamica simile, l’edicola nella centralissima piazza IV Novembre è stata colpita tre volte, il bar Incontro al Montorfano due, e una volta anche il negozio di frutta e verdura in via San Martino. Intanto dopo la convalida per direttissima, il maggiore dei due, 20 anni, marocchino senza fissa dimora, incensurato ma con precedenti di polizia per furto e immigrazione, ha patteggiato 4 mesi e 200 euro di multa con pena sospesa, ed è stato già liberato, il presunto complice, 17 anni, connazionale del primo e residente con il padre a Melegnano, se l’è cavata per ora con una denuncia a piede libero presso la Procura per i minorenni.

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