MELEGNANO «Ben venga la San Carlo, ma niente tir sotto le nostre case»

Speranze, incognite e timori in vista dell’insediamento del colosso degli snack

«Ben venga il colosso di patatine San Carlo, ma vogliamo precise garanzie sul fronte di viabilità e ambiente». Tra speranze, incognite e timori, la periferia ovest di Melegnano si prepara così ad accogliere l’azienda degli snack, il cui progetto prevede la realizzazione nel quartiere di un maxi-stabilimento produttivo con gli uffici amministrativi per una forza-lavoro stimata tra le 400 e le 500 unità. «Non abbiamo nulla contro l’insediamento della San Carlo in fondo a via per Carpiano, intervento di cui si parla da anni in città, che porterebbe nuovi posti di lavoro per i giovani di Melegnano - afferma Francesca Melzi abitante in via Togliatti, zona residenziale con la presenza di svariati nuclei condominiali a pochi metri dal futuro polo produttivo -. Ma nel contempo chiediamo precise garanzie sul fronte della viabilità, i mezzi pesanti in entrata e in uscita dallo stabilimento non devono essere dirottati nel nostro quartiere, che diversamente rischierebbe di essere soffocato dal traffico per gran parte della giornata».

In base al progetto visionato in anteprima dal comitato Ovest, l’organismo che raduna gli abitanti dell’area al di là della stazione, il polo industriale sarebbe attivo 24 ore su 24 sette giorni su sette. «Stiamo parlando di un progetto molto impattante per la realtà locale - le fa eco il residente di via Carpiano Erminio Barbieri -: anche dal punto di vista ambientale dovrà essere accompagnato da interventi di grande portata, che ne rendano possibile l’effettivo insediamento nella nostra zona». Gestore di una latteria in via Origoni, il commerciante Pierangelo Barbieri apre al colosso degli snack, che in fondo a via per Carpiano possiede un’area grande 200mila metri quadrati. «Oltre a creare nuova occupazione per la stessa popolazione locale, l’indotto derivante dalla San Carlo sarebbe fondamentale per Melegnano, tanto più in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo dopo l’emergenza Covid - sono le sue parole -. Penso ad esempio ai bar, ai ristoranti e a tante altre attività, che trarrebbero sicuro giovamento dall’arrivo di centinaia di lavoratori». L’ultima battuta è dell’imprenditore Angelo Spinelli attivo nella zona industriale di via Allende, che sorge proprio a ridosso dell’area verde appartenente all’impresa di patatine. «Lo sbarco della San Carlo contribuirebbe a rilanciare anche il nostro comparto - conclude -, che attualmente vede soprattutto la presenza di aziende medio-piccole presenti nell’area artigianale della città».

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