MELEGNANO Adriana e Riccardo sposi da 55 anni: il Covid se li è presi in una settimana

«Si sono conosciuti da ragazzi, a maggio avrebbero festeggiato i 55 anni di matrimonio, si sono voluti talmente bene che sono morti ad una sola settimana di distanza l’una dall’altro». Le figlie Clelia e Federica raccontano così il doppio dramma della 77enne mamma Adriana Spolti e dell’83enne papà Riccardo Codazzi di Melegnano che, stroncati entrambi dal coronavirus, sono spirati la prima lo scorso 24 marzo e il secondo esattamente una settimana dopo il 31 marzo.

Dopo la completa guarigione di Clelia, anche lei contagiata dal virus, i funerali di entrambi si terranno sabato alle 10.30 nella basilica di San Giovanni Battista in centro città, il quartiere dove hanno sempre vissuto con la famiglia. «Dopo aver contratto il Covid, sono stati trasferiti all’ospedale Predabissi di Vizzolo, dove le loro condizioni si sono in breve tempo aggravate - continuano commosse le figlie -: la prima a lasciarci è stata mamma Adriana, che è spirata mercoledì 24 marzo. Anche su consiglio dei medici, a papà non abbiamo detto della sua morte, ma da quel giorno ha iniziato a chiamarla in continuazione: ad una settimana esatta di distanza, mercoledì 31 marzo anche il suo cuore ha cessato di battere vittima del maledetto virus. Inseparabili in oltre mezzo secolo di vita comune, hanno voluto rimanere uniti anche nel momento della morte avvenuta a pochi giorni di distanza l’uno dall’altra».

Disponibili, ospitali e con una parola buona per tutti, la morte dei coniugi Codazzi ha destato profondo cordoglio a Melegnano. «Il prossimo 2 maggio avrebbero festeggiato i 55 anni di matrimonio, durante i quali sono sempre stati legatissimi - concludono Clelia con Giovanni e Federica con Roberto -. Pur nella tristezza per la doppia perdita avvenuta in un lasso tanto ravvicinato di tempo, c’è il conforto di immaginarli di nuovo mano nella mano, sereni e felici come lo sono sempre stati in quasi 55 anni di matrimonio: a noi rimarrà lo straordinario esempio di vita che ci hanno dato e trasmesso anche alla nipote Chiara, alla quale erano profondamente affezionati dimostrandosi così nonni unici e speciali».