Maxi risarcimento al Banco Bpm: 120 milioni da 5 ex amministratori

La corte d’appello civile si è pronunciata nei confronti dello “staff” di Gianpiero Fiorani alla Popolare

Lenta ma inesorabile, come dice persino qualche magistrato, la Giustizia presenta il conto a cinque tra ex amministratori e sindaci della vecchia Banca Popolare di Lodi, poi Bpi, dell’epoca dell’Ad Gianpiero Fiorani: la corte d’appello civile di Milano ha stabilito, a 12 anni dall’avvio della causa per azione di responsabilità che era stata votata a maggioranza dai soci, che l’allora presidente Giovanni Benevento (morto a 80 anni nel 2015), gli ex “sindaci” Aldo Quartieri ( spentosi nel 2011 a 62 anni) e Osvaldo Savoldi, Roberto Araldi, che era nel comitato esecutivo, e Francesco Ferrari, consigliere di amministrazione, devono risarcire quasi tutti in solido 120 milioni di euro agli aventi causa della vecchia banca di via Polenghi Lombardo poi assorbita da Verona e più recentemente nel Banco Bpm. La responsabilità di Quartieri, pur gravato da due distinte voci di danno, è invece limitata a 70 milioni di euro. Differenziata anche la posizione Araldi.

Visti gli importi in gioco gli scenari che si aprono sono due: ricorsi in Cassazione, o transazioni, cui la Banca secondo fonti vicine agli studi legali che la assistono sarebbe tuttora disponibile.

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