Chi vincerà al ballottaggio?
«Non mi pronuncio per rispetto degli elettori, ma abbiamo grandi speranze, perché usciamo da una bella campagna elettorale».
Ha già scelto la sua giunta?
«Se anche lo avessi fatto non lo direi sui giornali prima che ai diretti interessati. Come in un derby di calcio, gli ultimi dubbi sulla formazione saranno sciolti quando entreremo negli spogliatoi, dopo l’ultimo test di allenamento».
Quanto è costata la sua campagna elettorale?
«Qualche migliaia di euro per stampe e alcuni aperitivi, per il resto devo tutto al grande spiegamento di volontari».
Chi l’ha pagata?
«Autofinanziamento dei candidati e qualche cena tra amici regolarmente registrata sul conto corrente intestato al Comitato elettorale».
Se diventasse sindaco quale sarà il suo primo obiettivo?
«La manutenzione di strade, marciapiedi e giardini che versano in condizioni pietose, l’abbassamento delle tariffe dei servizi scolastici con criteri di equità per le famiglie».
Cosa ha promesso ai lavoratori di Genia nell’incontro di mercoledì?
«Serietà e non demagogia nelle soluzioni che porteranno Genia fuori dalla crisi, garanzie per i posti di lavoro. Credo nel confronto e prendo atto del fatto che il management aziendale non ha cercato di incontrarmi, ma non ho giudizi negativi».
Mi dica un pregio e un difetto del suo avversario
«Il pregio è che è giovane, il difetto è che ha 27 anni e non ha l’esperienza per governare, pertanto governerebbero i soliti noti che amministrano da 60 anni».
Come vede l’apertura di un nuovo multisala?
«Non la giudico una cosa negativa, anche se le ricadute sul territorio in termini economici e sociali sono da valutare attentamente».
Qual è l’ultimo film che ha visto?
«“Gli uomini di Dio”, una storia vera di sette uomini, monaci cistercensi, che hanno accettato il martirio perché credevano fermamente nella verità dei loro ideali e della loro fede».
Ha mai seguito una puntata del “Grande fratello”?
«Mi è capitato di vedere qualche scena facendo zapping col telecomando, neanche 5 minuti, il tempo di addormentarmi sul divano».
Se dovesse passare un’ora su Youtube quali video andrebbe a cercare?
«Musica, ma anche luoghi e popoli che altrimenti non potrei conoscere».
Per scaramanzia cosa non farebbe domenica?
«Non sono scaramantico, comunque non guarderei sondaggi o exit poll su San Giuliano».
È d’accordo sul test antidroga a consiglieri comunali e assessori?
«Assolutamente sì: credo che dare il buon esempio sia utile a tutta la collettività».
Legalizzerebbe la vendita di stupefacenti?
«No. Ho trascorso quasi 19 mesi come servizio civile in una comunità di recupero di tossicodipendenti e ho visto a quale livello di umiliazione umana ci si può ridurre».
Cosa non ha funzionato nella giunta Greco?
«Direi tutto. È mancato il confronto, la conflittualità interna alla maggioranza ha generato una fatale incapacità nel prendere decisioni».
A chi dedicherebbe la sua eventuale vittoria?
«A mio padre che non c’è più e alla mia famiglia, che sopporta i ritmi estenuanti di questi mesi e ai miei amici».
Qual è il suo luogo preferito di San Giuliano?
«Casa mia. In secondo luogo adoro il borgo di Viboldone e la sua meravigliosa abbazia».
Cosa invece non le piace della sua città?
«Trovo che via Roma sia un simbolo di degrado e di lavori fatti male».
Cosa significa per lei indossare il tricolore?
«La consapevolezza che la nostra storia ha tanti momenti unici che tutto il mondo ci invidia».
Secondo lei qual è il talk show televisivo più interessante?
«Quello di Paragone, perché è il più frizzante ed equilibrato».
Vede nelle infiltrazioni mafiose un reale pericolo per il Sudmilano?
«La soglia di attenzione deve sempre restare alta, ma non si può pensare che un comune da solo possa fronteggiare la mafia: forze dell’ordine e altre sinergie sono fondamentali».
Perché ha iniziato a fare politica?
«Per passione verso la gestione della cosa pubblica e per senso di responsabilità dopo quello che ho visto in questi anni di amministrazioni interessate solo ad ampliare il proprio consenso in modo clientelare».
In quale città europea preferirebbe vivere?
«Parigi o Madrid».
Come affronterebbe una crisi di giunta?
«Anteponendo sempre gli interessi della città e del buon governo a quelli di poltrone e “cadreghe”».
Qual è il suo piatto preferito?
«Cotoletta sarebbe scontato, quindi opto per le orecchiette con cime di rapa, e naturalmente la pizza».
Cosa vuol dire ad un immigrato che è sceso negli ultimi giorni da un gommone, carico di speranze?
«Amico, possiamo cercare di darti una mano, a condizione però che ti rimbocchi le maniche e che, nella legalità e nel rispetto della nostra tradizione, accetti di inserirti nella nostra società».
Come ha reagito sua moglie/fidanzata quando le ha detto che voleva fare il sindaco di San Giuliano?
«Mi ha appoggiato, lo stupore è emerso vedendo quanto di positivo si è generato in questo periodo di campagna elettorale».
Ha mai fatto una figuraccia, e se si, la vuol brevemente raccontare?
«Ad un battesimo del figlio di amici, pensando che il bimbo fosse maschio, con conseguente regalo, invece era femmina».
Cosa direbbe ad un padre di famiglia disoccupato?
«Lo accompagnerei dagli operatori della Provincia e nelle agenzie di risorse umane».
Se diventasse sindaco indosserebbe sempre giacca e cravatta?
«In linea di massima sì, ma non esiterei a mettermi anche le scarpe da tennis e i jeans».
Qual è stata la telefonata più bella che ha ricevuto nelle ultime due settimane?
«Quella di Roberto Formigoni che si complimentava per il risultato del primo turno elettorale e che mi confermava che ci sarebbe venuti a trovare, come ha fatto, con un intervento di alto spessore umano e politico».
Qual è il leader politico avversario al suo partito degli ultimi 20 anni che stima maggiormente?
«Penso che dopo Berlinguer a sinistra ci sia stato poco di interessante».
Cosa dice il messaggio più divertente che ha ricevuto su Facebook?
«Che bello, due amici una chitarra e Broccanello...»
Di quali grandi opere ha bisogno San Giuliano?
«Collegamenti, parcheggi, il centro natatorio con una bella palestra, un comparto produttivo moderno».
Come pensa di reperire i soldi per dare queste risposte?
«Chiedendo alle imprese di investire su un territorio ricettivo, cercando sostegno da Regione ed Unione Europea, con partenariato pubblico e privato nei servizi».
Ha una canzone preferita?
«“Forever young” di Bob Dylan
Quale titolo vorrebbe leggere su “Il Cittadino” martedì mattina?
«Dopo oltre sessant’anni San Giuliano è stata liberata grazie al nuovo sindaco Broccanello».
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