Massalengo, i “tartassati” del T-red chiedono di verificare i tempi del semaforo

Fa discutere la gestione del traffico lungo la provinciale 23 a Motta Vigana

Rossella Mungiello

«Tempi risicati per il verde e l’arancio, con il rischio di trovarsi in mezzo all’incrocio». E di incappare così nella multa. Fa discutere a Massalengo il sistema di controllo dell’incrocio tra la provinciale 23 e via Turati, a Motta Vigana, e accende i social, dove sono fioccate le segnalazioni di alcuni dei multati per i passaggi non consentiti davanti agli obiettivi del sistema di telecamere, voluto dall’amministrazione Serafini per aumentare la sicurezza nel tratto urbano della provinciale da bollino rosso per numero di passaggi.

Una decina le sanzioni emesse al giorno nelle prime settimana di installazione - che risale alla scorsa primavera, al momento per una sperimentazione di un anno con apparecchiatura a noleggio e un costo di 95mila euro per le casse comunali, in cui rientra anche tutta la gestione delle pratiche amministrative - , poi ridotte nel tempo. Oggi sono tra le sei e le sette multe al dì, a fronte di 10 mila passaggi di veicoli giornalieri sull’arteria.

«Abbiamo già allungato i tempi di accensione delle lanterne verdi e arancione e rientrano nei termini di legge - chiarisce il sindaco Severino Serafini - , ma è bene chiarire una cosa: la multa arriva quando si oltrepassa la linea bianca di arresto con il rosso. Qui non c’è nessuna volontà di fare cassa. Abbiamo deciso di installare il sistema per far sì che chi passa giornalmente rallenti, riducendo quindi rischi e pericoli sulla provinciale». Il sindaco chiarisce che è sempre possibile vedere le immagini scattate dal sistema in caso di sanzione. «Spiace dirlo, ma il quaranta per cento delle sanzioni sono emesse nei confronti dei residenti, che in alcuni sono anche recidivi. Qualcuno su questa tema sta però speculando e valuterò se ci sono gli estremi per una querela».

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