Massalengo, al via i cantieri per il maxi ampliamento della logistica

I flussi di traffico saranno indirizzati verso sud, al casello dell’A1 di Casale

Sarà perché di questo ampliamento si parla ormai da quasi 15 anni. Sarà perché la posizione - con affaccio sulla provinciale 23 Lodi Borghetto, una delle arterie che attraversano il Lodigiano e collegano al capoluogo - è strategica e di passaggio per tanti lodigiani. Non è passata inosservata la nuova zona di cantiere - rete rossa che circonda un’area oggi libera a ridosso della provinciale e mezzi al lavoro - attorno alla logistica Fail di Cascina Postino, tra i Comuni di Massalengo e Villanova del Sillaro. In agenda qui c’è la realizzazione di nuovi capannoni per 72 mila metri quadrati - su una superficie di circa 110 mila metri quadrati - , già previsti da un protocollo di intesa tra i due comuni e la provincia sottoscritto nel 2006. L’iter è stato lungo, controverso e caratterizzato da diverse altalene - la proprietà, ad esempio, aveva lavorato a lungo per l’autorizzazione a realizzare una torre alta 29 metri da destinare a logistica del freddo, ma poi il progetto si era arenato e sembrava in bilico anche il finanziamento della tangenziale di Motta Vigana - , oggi però l’avvio delle prime operazioni al sito testimoniano la volontà dell’operatore a procedere celermente. Le operazioni in corso - di spianatura dell’area - sono propedeutiche al cantiere, ma all’appello per procedere manca il permesso di costruire. L’ultimo passaggio autorizzativo, nelle scorse settimane, è l’esclusione dell’assoggettabilità a Via (Valutazione Integrata Ambientale) arrivata dalla Provincia di Lodi, che dice, di fatto, che il privato può procedere, con alcune prescrizioni. Intanto quella che si dovrà tradurre in uno specifico impegno del proponente a indirizzare i flussi di traffico verso il casello autostradale di Casalpusterlengo, e quindi a sud; obiettivo già previsto dal protocollo di intesa del 2006 e che dovrà essere sottoposto a specifico monitoraggio tramite i flussi di traffico. «È un obiettivo che abbiamo richiamato anche noi diverse volte, considerato che dal 2006 al 2018 è stato ignorato - rimarca il sindaco di Massalengo Severino Serafini - : ho portato quell’impegno ai tavoli provinciali e prefettizi per giustificare la chiusura notturna estiva ai tir della provinciale, cercando una soluzione condivisa. La scorsa estate, in accordo con l’ex prefetto di Lodi, viste le condizioni generate dall’emergenza, non abbiamo richiesto nuove chiusure, ma a settembre ho richiesto nuovamente un incontro sul tema, poi rinviato. E nei giorni scorsi ho inoltrato una nuova richiesta, perché è evidente che ogni decisione deve essere condivisa sul tema viabilistico».

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