Mago Candido, il caso è chiuso: pronta la richiesta di rinvio a giudizio

Castelgerundo: cinque gli indagati, più di 80 le vittime: servirà un’aula a Milano

La procura della Repubblica di Lodi e la guardia di finanza hanno concluso la loro parte di lavoro sul caso del “mago Candido”, al secolo Renzo Candido Martini, di casa da diversi anni a Castelgerundo, che era finito agli arresti domiciliari alla fine di maggio con l’accusa di truffa aggravata ai danni di un’ottantina di clienti, assieme alla moglie 59enne e alla figlia di 27 anni. Gli inquirenti avevano contestato l’ipotesi di associazione a delinquere, che innalza la pena, e coinvolto nelle indagini, per l’ipotesi di reimpiego di capitali di provenienza illecita, anche un parente della famiglia, il 37enne B.D. di Meleti, e un commercialista, Vittorio Riboldi, 58 anni, che è anche assessore all’urbanistica del Comune di Codogno, circostanza del tutto estranea alle contestazioni. Riboldi al riguardo ha più volte ribadito di essere stato solo il commercialista di M.V., la figlia 27enne del cartomante, nonchè il legale rappresentante, fino al 2018, di una società titolare di diversi immobili che poi era stata ceduta proprio alla giovane.

© RIPRODUZIONE RISERVATA