LODIGIANO - Vaccinazioni comune per comune: superata la soglia dell’80 per cento

Nessun centro lodigiano risulta sotto la soglia di attenzione, ora si punta a ritardatari e indecisi

Campagna vaccinale anti-Covid di massa ormai terminata, ma si continueranno a cercare i ritardatari, i non convinti, i costretti dal green pass e le categorie particolari, come le donne incinta cui è dedicato oggi l’open day.

In provincia di Lodi è stata superata la soglia dell’80 per cento di popolazione vaccinabile, almeno con la prima dose. Rispetto ai cittadini maggiorenni, nessun comune è sotto quel valore. Negli ultimi giorni le somministrazioni nei tre hub sono poche centinaia tra prime e seconde dosi, addirittura al Cupolone di Sant’Angelo in certi giorni si raggiungono appena le 50 inoculazioni. Il rallentamento della campagna vaccinale è evidente e va di pari passo con la sua fase di chiusura. Di fatto, anzi, la campagna massiva è terminata e si sta procedendo con il recupero delle ultime frange di non vaccinati, nel tentativo di far salire ulteriormente le percentuali, che a Lodi e provincia sono di tutto rispetto.

Rispetto alla popolazione target di maggiorenni di 196mila 552 cittadini, è coperta almeno con la prima dose l’87,89 per cento della popolazione. A livello lombardo, la provincia di Lodi è esattamente a metà classifica, dietro Lecco, Monza Brianza, Sondrio, Como e Brescia, davanti a Bergamo, Cremona, Varese, Milano, Mantova e Pavia, ma le percentuali sono tutte molto vicine (tranne Mantova e Pavia che non vanno oltre l’84 per cento della popolazione target maggiorenne).

Se si considera la platea dei vaccinabili ampliata agli over 12 anni, circa 205mila cittadini, la percentuale scende all’84 per cento circa, ma rimane superiore alla media nazionale. In base alla percentuale dei vaccinati sulla popolazione vaccinabile maggiorenne, il metodo di calcolo adottato da Regione Lombardia, il Comune con la percentuale più alta è Meleti con il 95,60 per cento, seguito da Maccastorna con il 94,07 per cento e da Mairago con il 93,92 per cento. In questi comuni, complice il basso numero di residenti, manca davvero un niente per raggiungere l’obiettivo di tutta la popolazione maggiorenne vaccinabile: a Meleti sono 432, ne mancano solo 19, a Maccastorna 56 e ne mancano 5, a Mairago 1.118 e ne mancano 68. I dati risentono dell’anomalia dell’allargamento della platea dei vaccinabili agli over 12, ma l’andamento è chiaro. Sopra il 90 per cento ci sono anche Graffignana, Montanaso, Boffalora, Galgagnano, Cervignano e Casalmaiocco.

Al contrario, i comuni più indietro sono invece Guardamiglio, maglia nera a 80,23 per cento, San Rocco con l’80,63 per cento e Marudo con l’80,93 per cento. Sotto l’85 per cento della popolazione target maggiorenne sono solo altri 7 comuni: Caselle Lurani, Comazzo, Corno Giovine, Merlino, Ospedaletto, Santo Stefano, Turano.

Le cinque città del Lodigiano hanno numeri di tutto rispetto: Lodi città ha raggiunto l’88,76 per cento, Lodi Vecchio l’89,97 per cento, Sant’Angelo l’85,38 per cento, Codogno l’86,52 per cento, Casale l’89,44 per cento. In termini assoluti, Lodi stacca tutti ovviamente con 35mila 161 cittadini che hanno ricevuto almeno la prima dose o la monodose vaccinale, 31mila 219 che hanno ricevuto entrambe le dosi. Testa a testa tra Codogno e Casale con appena una sessantina di somministrazioni di differenza, in termini assoluti. A Codogno la prima dose è già andata a 11mila 941 cittadini, a Casale a 11mila 879.

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