LODIGIANO e SUDMILANO «La Regione anticipi i soldi alle case di riposo»

Appello al governatore Fontana del consigliere regionale Patrizia Baffi (Italia viva)

Case di riposo, il consigliere regionale lodigiano Patrizia Baffi si schiera con le strutture affinché siano sbloccate il prima possibile le risorse economiche promesse da Regione Lombardia. Depositata giovedì un’interpellanza affinché sia anticipata la liquidazione del saldo del budget 2020, che per via ordinaria non potrebbe arrivare prima di aprile. Le case di riposo della provincia di Lodi in una lettera al presidente Attilio Fontana e all’assessore al Welfare Letizia Moratti avevano fatto un’analoga richiesta, indicando come termine ultimo di metà febbraio, data oltre la quale è a rischio il pagamento di personale e fornitori. Dopo le difficoltà economiche del 2020, in tardo autunno l’allora assessore al Welfare Giulio Gallera aveva portato in approvazione una norma per riconoscere alle Rsa lombarde l’intero budget annuo «vuoti per pieni», cioè pagando la quota regionale anche per i posti letto che erano rimasti vuoti causa Covid. Non c’era stato il riconoscimento del mancato incasso delle rette private (che rappresentano i due terzi del valore totale), ma perlomeno si stabiliva un criterio di ristoro, anche se parziale, sulle enormi perdite, stimate per la ventina di case di riposo lodigiane in oltre 6 milioni di euro. Ma il saldo dalla Regione arriverà solo al termine della validazione dei flussi informativi sulle attività 2020, cioè non prima di aprile, e forse più probabilmente tra maggio e giugno. Ancora 4 o 5 mesi di attesa che rischiano di mettere definitivamente ko i conti della case di riposo.

«Abbiamo approvato in un solo mese un testo di legge affinché si potesse intervenire per far fronte alle difficoltà incontrate dai gestori – dichiara Patrizia Baffi motivando la sua interpellanza -. Non è accettabile che ora, per la liquidazione di quanto dovuto, le strutture debbano attendere oltre 4 mesi». Da qui la richiesta di Patrizia Baffi all’assessore al Welfare Letizia Moratti: «Con l’interpellanza chiedo se non sia possibile prescindere dal processo di riacquisizione e validazione dei flussi informativi, o per lo meno se l’assessore non ritenga opportuno disporre l’anticipazione dei termini affinché la liquidazione del saldo 2020 e degli incrementi già previsti possa essere effettuata il prima possibile. La macchina regionale deve essere più efficace: occorre dare attuazione al più presto alle disposizioni urgenti votate dal Consiglio Regionale lo scorso dicembre e procedere con rapidità ai pagamenti».

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