LODI VECCHIO Maxi sversamento di idrocarburi nel Silaretto

L’allarme lanciato da due ragazzi, Arpa e vigili del fuoco al lavoro in un tratto di 400 metri

L’allarme è scattato intorno alle 9 del mattino di ieri, grazie a due ragazzi - Felice e Ferit, di 15 e 16 anni - che hanno notato la grande macchia nera sull’acqua. E hanno dato un allarme a un adulto, residente in un’abitazione vicina in zona cascina Comune, che a sua volta, capita la gravità della situazione, ha cercato di correre ai ripari, posizionando in acqua una paratia di legno per fermare il dilagare della marea nera. E ha poi chiamato le forze dell’ordine.

Vasto sversamento di idrocarburi - forse gasolio - ieri a Lodi Vecchio, in un tratto lungo 400 metri del Silaretto, una derivazione del più ampio cavo Sillaro, nella zona artigianale oltre la provinciale 115, in fondo Strada Vecchia Monzasca. Immediato l’intervento dei carabinieri - con il nucleo operativo ecologico - e dell’Arpa, che ha inviato sul posto una squadra per i rilevi e le analisi, ma c’erano anche il sindaco di Lodi Vecchio Lino Osvaldo Felissari, insieme agli assessori Simone Fabiano e Daniela Guarise e al consigliere delegato Alberto Locatelli. Controlli e rilievi sono poi proseguiti anche nel pomeriggio, con l’intervento dei vigili del fuoco in forze, alla presenza ancora del personale di Arpa, ma anche del Consorzio Muzza. L’obiettivo - oltre alla ricerca della causa dello sversamento, che ieri non è stato possibile individuare, ma le indagini proseguiranno - era anche fermare l’avanzata degli idrocarburi e impedire lo scarico nella roggia Balzarina, per evitare l’inquinamento di una fetta importante di territorio. Pericolo scongiurato anche grazie al materiale arrivato dall’azienda Itelyum (ex Viscolube) di Pieve, ovvero attrezzature specifiche galleggianti per l’assorbimento delle sostanze.

«Non possiamo che ringraziare per la presenza e lo spirito di abnegazione tutti i soggetti coinvolti, dai vigili del fuoco all’Arpa, per la virtuosità di chi ha subito segnalato, come i ragazzi, e di chi è intervenuto con la paratia in legno, come il residente della zona, ma anche Itelyum per i materiali messi a disposizione» sottolinea il sindaco Felissari. «Abbiamo coinvolto anche i volontari di protezione civile di Fratelli Sea che hanno dato il loro supporto - aggiunge l’assessore Fabiano - e grazie a questi interventi immediati, il pericolo è stato arginato».

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