LODI VECCHIO Falò proibiti e tuffi dal ponte, i pescatori: «Non c’è rispetto»

«È pericoloso fare il bagno nel canale Muzza, inoltre è vietato fare i barbecue»

Inciviltà e mancato rispetto delle regole lungo gli argini del canale della Muzza, corso d’acqua che corre perpendicolare alla provinciale che collega i Comuni di Lodi e Lodi Vecchio, e che soprattutto nei fine settimana si anima di vita e si popola di bagnanti improvvisati. Questo luogo, infatti, recentemente è stato teatro di alcuni casi di maleducazione.

«Alcuni individui - spiega un pescatore della zona- senza riguardo verso la legge e senza nessun rispetto per le regole, si tuffano nelle pericolose acque, non curanti dei divieti di balneazione imposti e dai possibili gravi pericoli che i mulinelli qui presenti possono costituire per la loro incolumità».

Non è raro, infatti, constatare come, soprattutto nei weekend, il canale della Muzza venga preso d’assalto da chi, cercando riparo dalla afosa calura estiva, pensa di trovare nelle sue acque attimi di piacevole refrigerio.

Tuttavia, come detto, questo canale non è balneabile: i divieti sono infatti stati posti e ribaditi più volte dal Comune di Lodi Vecchio, il quale è intervenuto recentemente anche con avvisi diramati a tutta la cittadinanza.

«Conosco bene questa zona - afferma un anziano signore - poiché, abitando a Lodi Vecchio, passo sempre di qui quando devo fare attività ginnica o una semplice camminata. Posso confermare questa situazione, aggiungendo anche che, oltre ai semplici bagnanti, c’è anche chi trova il modo di tuffarsi dal vicino ponte della strada provinciale direttamente nel canale».

Ma non è finita qui: recentemente sono anche state segnalate tracce di falò e resti di bracieri accesi direttamente a livello del suolo. L’area picnic che qui si trova, non essendo attrezzata ad ospitare barbecue, non permette la possibilità di accendere fuochi. Ciononostante, come si può ben evincere dalla presenza di cenere e tizzoni ardenti sparsi al suolo, qualcuno ha trovato il mondo di valicare anche questo divieto, mettendo a serio rischio la flora locale, che potrebbe facilmente ardere a causa delle fiamme che qui vengono irregolarmente accese.

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