Lodi Vecchio, caso Plozzer: 17 verso il processo «ma l’azienda ormai è finita»

Accuse di sfruttamento dei camionisti e frodi fiscali; i Tir fermi da 16 mesi restano sequestrati

In 17 compariranno davanti al gup di Lodi Francesco Salerno il prossimo 20 ottobre, all’esito delle indagini sul colosso lodigiano degli autotrasporti Plozzer di Lodi Vecchio, ai cui vertici la guardia di finanza di Lodi ha contestato nel maggio 2020 i reati di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento dei lavoratori, all’estorsione, all’evasione fiscale e al riciclaggio dei relativi ricavi. Rilevando tra l’altro fatture false, intra ed extra gruppo, per 60 milioni di euro e sequestrando beni per un valore di 20 milioni a garanzia di quanto il fisco potrebbe esigere. La Procura di Lodi ha chiesto il rinvio a giudizio ma intanto l’azienda, a detta dei sindacati, è destinata a scomparire. Importante realtà nella distribuzione dei “fresco” ai supermercati, Plozzer aveva i suoi principali bracci operativi nelle società Erker Napoli, Erker Piacenza ed Erker Milano e contava quasi 200 dipendenti. Anche i camion sono finiti sotto sequestro a garanzia dei debiti verso il fisco, e sono rimasti parcheggiati in diversi poli logistici. C’è chi chiede all’amministrazione del gruppo Plozzer un costo giornaliero per il parcheggio e sembra che alcuni pezzi dei tir siano già spariti. E i camionisti di Plozzer sono rimasti a piedi e senza stipendio. «Per fortuna c’è forte richiesta di autisti con patenti superiori- spiega il segretario della Filt Cgil di Lodi Gaetano Sciortino - e quasi tutti hanno trovato un nuovo lavoro, grazie anche al fatto che i sindacati confederali collaborano con la Fai, associazione delle aziende di autotrasporto. Ogni giorno però ex autisti Plozzer ci telefonano in Cgil per chiedere se sappiamo qualcosa delle loro liquidazioni, degli stipendi mai arrivati».

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