LODI Un progetto per ricavare alloggi sociali all’ex Fanciullezza

Grazie ai fondi Cariplo una svolta per il futuro della storica struttura che per il momento ospita solo un asilo nido

Del suo futuro si parla da anni, almeno da quando si è avviato il recupero, tra il 2011 e il 2015. Se l’ex istituto Fanciullezza, realizzato negli anni Trenta in via Vecchia Cremonese, oggi rivive solo in parte, al piano terra, dove ospita l’asilo nido Carillon, per il piano rialzato e il primo piano - 1600 metri quadrati in tutto - è arrivato ieri l’annuncio della svolta. Ovvero un progetto per ricavare dai 12 ai 15 alloggi da destinare ad housing sociale, oltre a spazi comuni di aggregazione per il quartiere. Da candidare ai fondi per gli interventi emblematici di Fondazione Cariplo.

Il primo passo è la pubblicazione di un avviso per la raccolta di manifestazioni di interesse aperto fino al 7 giugno. Si cercano partner del terzo settore per individuare, insieme al Comune e all’Ufficio di Piano, le migliori soluzioni per i servizi abitativi e di aggregazione, che poi saranno anche partner per la gestione della struttura per 10 anni, con proroga possibile di ulteriori cinque, fatto salvo che per le manutenzioni straordinarie in capo al Comune.

«Mantenendo per questo immobile la vocazione di centro di servizi per le famiglie, faremo un ulteriore passo avanti, lanciando un nuovo modello di housing sociale e al tempo stesso offrendo spazi condivisi per l’aggregazione per lo sviluppo del capitale sociale del territorio e del quartiere» spiega il sindaco Sara Casanova. Gli alloggi sarebbero riservati a chi fatica a trovare una soluzione ai bisogni abitativi in autonomia, in particolare donne sole con figli, anziani, persone con disabilità o con fragilità, studenti, famiglie di nuova formazione. «In anni recenti, e in particolare durante la pandemia, è aumentato e si è diversificato il bisogno di locazione a costi calmierati, estendendosi a fasce sempre più ampie della popolazione - aggiunge il sindaco -: a fronte di queste difficoltà e di un’offerta di alloggi pubblici che nel Lodigiano è inferiore alla domanda, la riqualificazione dell’ex Fanciullezza contribuirà ad ampliare l’offerta».

La collaborazione con i soggetti partner sarà incentrata sulla definizione delle tipologie di alloggio in funzione dei bisogni, ma anche sulle attività per l’accompagnamento sociale ed educativo dei residenti e le possibilità d’uso per gli spazi aperti ai cittadini, oltre che sugli aspetti legati alla sostenibilità economica. «La crescita dell’housing sociale è un impegno che questa amministrazione intende sostenere per contrastare il disagio abitativo - conclude l’assessore alle politiche sociali Mariagrazia Sobacchi -, accompagnando le persone che ne hanno necessità verso una più completa autonomia e rafforzando la coesione sociale».

Importante nel percorso anche l’attivazione di modalità di coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholder, «per sviluppare una rete di volontariato che contribuisca alle attività all’interno della struttura».

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