LODI Un enorme insetto nel camino, è un gigante innocuo

Trova un maxi insetto nel camino di casa, pensa sia una vespa asiatica e dopo averla uccisa, la mette in una soluzione alcolica e la consegna all’assessore comunale all’ambiente Alberto Tarchini. «In realtà - spiega l’entomologo, professore dell’università di Pavia Riccardo Groppali - si tratta di una Scolia flavifrons, ovvero dalla fronte gialla. È una specie innocua. Punge solo se la schiacci. Niente a che vedere con il calabrone asiatico che attacca e danneggia notevolmente le api. Di quest’ultima specie, per fortuna, ho, al momento, solo un paio di segnalazioni nel Cremonese».

L’assessore Tarchini, nelle prossime ore, consegnerà l’esemplare a un veterinario per l’analisi istituzionale. «Sono le stranezze che possono capitare nel fare questo mestiere: trovarmi con un insetto in un barattolo sulla scrivania non mi era mai capitato - dice -. Ci rivolgeremo alla facoltà di veterinaria o a qualcuno che possa individuare la specie e capire se si tratti di un insetto nocivo all’uomo e all’ambiente. Dai primi riscontri confrontando le immagini in rete sembra che non si tratti di un calabrone asiatico». E questa è anche la valutazione del professor Groppali. Il calabrone asiatico, detto anche vespa velutina, ha un comportamento molto pericoloso per le api, già in difficoltà; essendo il suo alimento preferito, riesce a minare seriamente l’esistenza delle comunità apiarie.

La scolia flavifrons è detta volgarmente, invece, gigante buono, o megascolia flavifrons. Nonostante le dimensioni e l’aspetto minaccioso, dicono gli esperti, è praticamente innocua. Se si schiaccia potrebbe reagire, ma la puntura è meno dolorosa di quella di un’ape e non lascia il pungiglione. Dato che non depone numerose uova, è raro vedere un gigante buono volare nelle nostre campagne. La scolia serve a limitare il numero dei coleotteri fitofagi, cioè quelli che mangiano foglie, rami e frutti delle piante, compresi gli alberi da frutta, e quindi è considerata utile.