Lodi, strage di alberi nell’ex Cattedrale vegetale

Molte delle querce sono rinsecchite, a chi toccava prendersene cura?

Moria di piante anche in quel che rimaneva della Cattedrale vegetale e in quello che poteva essere un piccolo boschetto di querce destinato a crescere al suo posto, forse meno artistico nelle forme, in mancanza dei supporti che avrebbero orientato la crescita, ma in prospettiva comunque suggestivo. Oggi si può dire che è colpa della siccità ma già da mesi c’erano virgulti secchi di cui evidentemente non si è preoccupato nessuno. Un ulteriore sfregio, se si vuole, all’opera artistica monumentale progettata dal compianto artista lodigiano Giuliano Mauri, crollata e poi smantellata nel dicembre del 2019.

«Un vero peccato questo - sottolinea Andrea Cancellato, ex sindaco di Lodi ora direttore della Federculture - forse dovuto appunto alla mancata manutenzione di chi di dovere, presumibilmente l’amministrazione comunale. Come associazione Giuliano Mauri la nostra volontà è sempre stata quella di riportare alla luce questo progetto architettonico paesaggistico passato sotto il nome di Cattedrale vegetale, la cui sorte non è stata di certo benevola e fortunata». L’associazione Giuliano Mauri ha infatti presentato qualche tempo fa in Broletto un progetto che prevedeva di far rivivere il progetto della Cattedrale nei verdi lidi della foresta di pianura, per dare spazio a un museo a cielo aperto. Fatto sta che però la mancanza di precipitazioni non ha agevolato la volontà di ripopolare di verde la riva sinistra dell’Adda, che continua, nonostante la Cattedrale sia ormai sepolta, ad attrarre lodigiani e turisti. Ai quali restano da ammirare sotto il solleone virgulti rinsecchiti e due cataste di legna, una delle quali pure bruciata.(Ha collaborato Federico Dovera)

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